Emergenza acqua nel Metapontino, Adoc: “L’acqua è una risorsa o un problema?” Di seguito la nota integrale inviata alla nostra redazione.
“Spettacolare, fino a casa tua: ci prendiamo cura del bene più prezioso”.
Ecco lo spot di Acquedotto Lucano S.p.A.
E, sul sito di AL, dopo la Nostra richiesta del 27 aprile, sono state pubblicate le analisi dell’acqua fornita a Policoro.
Perfette in tutti i valori esaminati.
Spettacolare, non vi pare, sottolinea D’Andrea presidente regionale dell’Adoc di Basilicata.
Peccato che l’erogazione idrica a Policoro, Scanzano Jonico, Marina di Nova Siri, Metaponto Lido, Montescaglioso (zona Case sparse) è stata nuovamente sospesa l’11 maggio 2018, così come riporta il quotidiano on line “Basilicata 24”, notizia poi ripresa dagli altri organi di stampa della regione nonostante il “silenzio” imposto sulla questione dai massimi vertici regionali.
E, allora, a che gioco giochiamo: “Va tutto bene madama la marchesa”?
Non sappiamo quali sono gli inquinanti pericolosi per la salute umana che sono stati rilevati dall’Azienda sanitaria di Matera, ma di certo sappiamo AL non esegue i controlli in modo rigoroso né interviene prontamente per garantire la qualità dell’acqua che fornisce.
Rinnoviamo, pertanto, l’invito a modernizzare i processi di clorazione dell’acqua fornita ai Lucani e chiediamo che le analisi eseguite dagli organi di controllo o da AL stesso siano pubblicati affinché i cittadini possano rendersi conto di ciò che succede.
A scanso di equivoci le analisi devono essere eseguite almeno una volta al mese e devono dar conto della reale qualità dell’acqua.
A noi dell’ADOC di Basilicata, continua D’Andrea, restano molti dubbi sull’operato di AL, perciò ribadiamo la richiesta ai Sindaci di Potenza, di Matera e degli altri comuni lucani, al Presidente della Giunta Regionale, all’Assessore all’Ambiente, ai direttori della ASP e ASM di vigilare sulle attività di Acquedotto Lucano S.p.A.
Ad Acquedotto Lucano S.p.A. rinnoviamo la richiesta di ammodernare i sistemi di controllo dell’acqua erogata e di pubblicare i dati “reali” delle analisi eseguite.
Per i consumatori, infatti, le incertezze restano un macigno perché si vedono costretti a consumare acqua in bottiglia per scongiurare i pericoli di inquinamento che più volte hanno riguardato la costosa acqua di rubinetto fornita da AL.