“Il Consiglio di Stato ha accolto il ricorso del Codacons contro Walter Ricciardi e ora l’Anac – Autorità Anticorruzione – dovrà riaprire il dossier sul conflitto di interesse che potrebbe essersi verificato quando Ricciardi, attuale consulente del Ministro della salute Speranza, era presidente dell’Istituto Superiore della Sanità (promotore del piano vaccinale nazionale 2016/2018) e allo stesso tempo aveva ricevuto finanziamenti e sponsorizzazioni da aziende farmaceutiche produttrici di vaccini. A questo punto Speranza non ha scelta, licenzi Ricciardi e liberi la sanità italiana dall’ennesima grave stortura” a chiederlo in una nota l’eurodeputato indipendente nei Verdi europei Piernicola Pedicini.
“La notizia della riapertura del dossier pur essendo tardiva, offre la possibilità di fare luce su alcune gravi ambiguità che emergono sul ruolo svolto da Ricciardi. Io stesso – prosegue l’eurodeputato – nel 2017 in una interrogazione avevo chiesto un intervento della Commissione europea poiché il professore, all’epoca, era membro del Panel europeo sull’efficacia degli investimenti in sanità. Nelle dichiarazioni di interessi presentate alla Commissione europea, mancavano infatti gli incarichi ricoperti da Ricciardi presso due riviste edite da Altis Omnia Pharma Service S.r.l., società che offre servizi di vario tipo alle case farmaceutiche. La Commissione prendendo atto della mia denuncia aveva invitato Ricciardi a precisare ulteriormente tali attività anche nella sua dichiarazione d’interessi, un documento che viene rilasciato proprio per garantire l’indipendenza e l’integrità del lavoro svolto presso le istituzioni europee. Oggi, la sentenza del Consiglio di Stato offre la possibilità di riavviare le indagini e chiarire definitivamente i rapporti di Ricciardi con le lobby farmaceutiche. Speriamo che l’Anac faccia emergere quanto prima la verità, ma intanto Speranza faccia il suo dovere e licenzi Ricciardi” , conclude l’eurodeputato.