C’è anche una coppia di Matera tra le persone che hanno denunciato i disagi nel volo da Bari a Zante andata e ritorno dal 6 al 9 agosto con Ryanair. Di seguito la testimonianza dei disagi registrati in occasione del viaggio di andata.
Una vacanza indimenticabile quella dei viaggiatori, la maggior parte pugliesi ma anche lucani, che hanno scelto Ryanair per andare da Bari a Zante. Un volo a/r dal 6 al 9 agosto nel quale le attese e la cattiva organizzazione hanno messo a dura prova la pazienza dei turisti. Imprigionati all’andata per circa tre ore sull’aeromobile, avvisati del ritardo subito dopo essere saliti a bordo. Stipati senza possibilità di uscire in tempo di Covid! Le motivazioni rese note, dopo le proteste dei passeggeri, oscillavano tra i “non sappiamo” a “incendi su Zante” a “eccessivo traffico aereo nei cieli greci”. Alla fine, Ryanair strategicamente arriva a Zante poco prima delle 3 ore di ritardo, negando acqua e viveri) dovuti in base alla normativa internazionale) ai passeggeri.
Viaggio di ritorno, tutto sembra andare bene al chek in, effettuato in orario, partenza prevista ore 18,10. Arrivati a bordo, la storia si ripete, il capitano comincia pochi minuti dopo col dire che ci sarà un controllo da parte dei tecnici, che tutto durerà pochi minuti. L’avviso si ripete, sempre identico!
Ma le ore passano nello sgomento dei passeggeri. Dopo circa due ore, i passeggeri vengono fatti scendere. Da questo momento inizia un calvario che terminerà alle 23,00.
Ore di attesa nel corso delle quali gli operatori non erano in grado di dare informazioni e risposte chiare, il ritornello dei “10 minuti ancora” si è ripetuto come una maledizione martellante che ha portato a momenti di tensione ed all’intervento della polizia presente in aeroporto.
Mentre a terra continuavano a non dare informazioni, i passeggeri ricevevano mails nelle quali veniva comunicata la cancellazione del volo ed il rinvio al giorno seguente.
Il ristoro, nel frattempo, è stato una bevanda ed un muffin! Questa la cena dei turisti stremati da una attesa interminabile.
Alle 23, 00 finalmente i passeggeri vengono smistati in autobus presso gli alberghi limitrofi.
Ripartenza fissata alle 5,20 del mattino dai rispettivi hotels per il volo fissato ad hoc alle ore 8,00 del mattino. Risultato: circa 4 ore di sonno.
L’incubo sembra essere finito… ma, ad un passo dal l’imbarco, alle ore 8,00, si apprende informalmente e senza spiegazione alcuna che ci sarà almeno un’ora e mezza di ritardo.
Come è possibile che una compagnia aerea, nel 2021 ed in piena lotta alla pandemia permetta “disguidi” di questo tipo che inevitabilmente portano aggregazione incontrollata? Come è possibile che Ryanair non riesca a gestire problemi legati alla sicurezza dei voli, alla comunicazione corretta dei passeggeri, alla corretta organizzazione di un grave ritardo o di un problema tecnico?
Michele Capolupo