A partire da sabato 17 settembre scatta l’aumento dell’Iva dal 20 al 21%, decisa dal Governo – dichiara Marina Festa, Segretaria Provinciale dell’Adiconsum – rischia di realizzare effetti perversi sui prezzi dei beni soprattutto di prima necessità (alimentari, abiti, ecc), così come avvenne in occasione del passaggio dalla Lira all’ Euro, con gli arrotondamenti a rialzo dei prezzi operati soprattutto dai commercianti, sono un rischio più che concreto.
Generi alimentari: non sono soggetti all’aumento, in quanto godono dell’aliquota IVA agevolata al 4% o al 10%. Scatta l’IVA al 21% invece per le bevande gassate, i tartufi, i superalcolici, i vini e gli spumanti.
Beni e servizi: spiccano fra tutti il carburante (che sconta questo ennesimo gravame dopo l’aumento delle accise) e il gas per i consumi superiori ai 480mc/anno.
L’incremento dei prezzi a seguito dell’innalzamento dell’Iva – prosegue Festa – è un inganno che sfrutta l‘ignoranza del consumatore sul meccanismo dell’IVA. Questa infatti viene sempre recuperata integralmente e non rappresenta mai un costo per professionisti e commercianti. Una volta incassato il corrispettivo dal consumatore, il venditore dovrà versare allo Stato solamente la differenza fra IVA pagata nelle proprie forniture ed IVA riscossa dal consumatore.
Invitiamo, pertanto, i consumatori – conclude Marina Festa – a segnalare alle nostre sedi territoriali anche via e-mail al seguente indirizzo: adiconsumatera@gmail.com eventuali richieste di pagamento di beni e servizi superiori all’1%.
Beni che passeranno al 21% di IVA
• prodotti per l’igiene personale e della casa
• casalinghi
• automobili ed accessori auto
• abbigliamento, calzature e pelletteria, accessori (inclusi occhiali da sole)
• bigiotteria, gioielleria e orologi
• articoli tessili per la casa, tappeti ed arredamenti
• elettrodomestici, telefonia ed hi-fi
• CD musicali e video
• cartoleria e giocattoli
• articoli sportivi
• cinema, teatro, concerti e stadio
Servizi che passeranno al 21% di IVA
• servizi sportivi (palestre, piscine ecc.) e ricreativi (es. parchi giochi, animazione feste )
• servizi estetici, barbiere/parrucchiere
• telecomunicazioni (telefonia, Internet) e TV a pagamento
• liberi professionisti (avvocato, commercialista, notaio)
• artigiani: autoriparatore, idraulico, elettricista, pittore, ditte di ristrutturazione