Nicola Lista (Acop Basilicata): “Con questa politica scellerata sui tamponi del Governatore Bardi si dichiara guerra al turismo in Basilicata”. Di seguito la nota integrale.
Con questa ordinanza n.26 anticostituzionale e scellerata in controtendenza alle direttive nazionali in vigore da oggi 5 giugno, gli operatori turistici che avevano sperato di riprendere l’attività investendo anche denari per adeguare i propri locali alle misure di sicurezza igienici sanitari contro il Covid-19 da oggi vengono messi in ginocchio da un’ordinanza contenuta nel BUR Regionale n. 53 del 4 giugno 2020, con conseguenze che la nostra Regione verrebbe esternata dalla scena turistica. Una Regione che con la sua Maratea considerata la perla del Tirreno, con Matera capitale della cultura 2019, con la bellissima costa Jonica da Metaponto a Nova Siri, con il più grande parco nazionale, quello del Pollino, con i calanchi di Aliano e il suo museo dedicato a Carlo Levi, con i laghi vulcanici di Monticchio, con le incursioni delle diverse culture che hanno caratterizzato questa regione nei secoli, con le sue tradizioni culinarie contadine, il tutto messo in un cassetto dall’art. 1 di un’ordinanza scellerata che danneggia non poco economicamente gli speranzosi operatori turistici che vedevano da oggi una luce in fondo al tunnel. Dopo 2 mesi di guerra economica che hanno affrontato causa Coronavirus molti di loro si erano visti arrivare prenotazioni di soggiorno da fuori regione, e oggi Bardi ha spento anche questa fiammella in fondo al tunnel, e le speranze di tante e tante partite iva che operano in questo settore che contribuiscono all’economia della Regione.Purtroppo bisogna ammetterlo, non c’è in Basilicata un Presidente attento ai problemi dei cittadini e del territorio, ma un comandante in pensione che vuole militarizzare la Regione impartendo al suo reggimento ordini comportamentali da eseguire, pena essere messi in punizione qualora ci sia disubbidienza. Sembrava di aver avuto il peggio in passato, ma il presente ha toccato il fondo.