Lo spreco alimentare”. E’ il tema dell’incontro-dibattito promosso nel pomeriggio nella saletta del Centro Carlo Levi all’interno di Palazzo Lanfranchi, organizzato dal Centro Levi in collaborazione con Slow Food-Matera ed Edizioni Giannatelli e coordinato da Filomena Cancellaro, segretaria del Centro Levi.
Quello dello “spreco alimentare” è un problema che caratterizza la società consumistica contemporanea, fortemente condizionata da modelli culturali-alimentari fortemente contrapposti a quelli di sobrietà e riciclo, che fino a qualche decennio fa caratterizzavano le nostre società “contadine”.
Partendo dalla presentazione del libro di Lucia e Francesco Linzalone, “Quando la mollica aveva i buchi stretti – ricette materane della tradizione”, hanno affrontato il tema dell’incontro Ferdinando Mirizzi, antropologo e docente all’Università di Basilicata, e Francesco Linzalone di Slow Food Matera.
Il professor Mirizzi, nell’introduzione al libro, afferma come i modelli culturali ed economici attuali, basati su accumulazione e spreco, abbiano contribuito a modificare quelle scelte di sobrietà delle società agropastorali del passato in cui era preminente il ricorso al riciclo e al riuso.
Francesco Linzalone ha illustrato come sia possibile essere deter¬minanti, con le nostre scelte personali, soprattutto in due momen¬ti: quello della spesa e quello della preparazione delle pietanze. L’auspicio è che si torni a riscoprire e dar valore a cose “antiche” come l’attenzione ai ritmi naturali del creato, il riconoscimento dello stretto legame tra uomo e natura e il rispetto per i tempi e la dignità di ogni forma di lavoro. E, come scrive Lucia Linzalone nella sua introduzione, dovremmo sempre ricordarci di “… ringraziare per quanto ogni giorno possiamo assaporare e, di conseguenza, non sprecarne nemmeno una briciola”.
La fotogallery del convegno (foto www.SassiLive.it)