Gli sportelli della Federconsumatori della provincia di Matera a disposizione dei cittadini che hanno perso i loro risparmi in questa ennesima speculazione.
All’inizio degli anni 2000, la suddetta azienda aveva una capitalizzazione di borsa superiore a 20 miliardi, addirittura superiore a quella della Fiat.
Oltre 300 mila risparmiatori hanno investito in azioni Seat per somme minime ma anche rilevanti.
Molti di questi risparmiatori, spinti dal battage pubblicitario, hanno investito in azioni Seat anche tutti i loro risparmi o il Tfr.
Nel 2003 alcuni fondi di investimento acquistarono il 62,5 di Seat Pagine Gialle da Telecom.
Per sostenere l’operazione, fu impiegato circa un terzo di capitale proprio ( quasi un miliardo di euro) la restante parte ottenuta a mezzo di finanziamento da parte della Royal Bank of Scotland.
Questo debito fu presto scaricato sulle spalle di Seat Pagine Gialle e sugli azionisti.
L’anno seguente la società decise di distribuire un dividendo in assenza di utili, finanziato dall’emissione di Bond attraverso una società veicolo ( Lighthouse) per 1,3 miliardi di euro.
Con la raccolta furono finanziati prestiti in corso e fu emessa una cedola da 3,46 miliardi di euro.
Con tale operazione Seat Pagine Gialle è stata spolpata e saccheggiata dai fondi che hanno portato avanti l’azione finanziaria sopra descritta; il tutto a danno dei piccoli azionisti.
A titolo esemplificativo, se prima un’azione di Seat Pagine Gialle era quotata a 7 euro, oggi non vale niente.
La Federconsumatori ha deciso di intervenire a difesa di oltre 300.000 piccoli azionisti ed ha incaricato i consulenti legali nazionali, che, tra l’altro sono stati i primi a sollevare anche in sede giudiziale il problema della tutela dei risparmiatori di Seat Pagine Gialle (si veda “Rassegna Stampa” e trasmissione “Report” e “La Gabbia”), di intraprendere delle azioni legali collettive per la difesa dei piccoli azionisti.
Le richieste di intervento dovranno essere indirizzate all’indirizzo di posta elettronica, piccoliazionistiseatpg@gmail.com oppure, attraverso la Federconsumatori della provincia di Matera.
Per aderire all’azione legale sarà necessario consegnare la procura notarile il cui testo, già predisposto, verrà inviato direttamente a seguito del ricevimento della richiesta di adesione che dovrà essere consegnato agli sportelli della Federconsumatori della provincia di Matera dove saranno fornite ulteriori informazioni circa sull’iniziativa.