La richiesta del segretario cittadino del PD Matera, Cosimo Muscaridola ha sortito gli effetti sperati. Entro la fine del 2018, la stazione di Ferrandina, in provincia di Matera, “entrerà a far parte del circuito Sala Blu”. Lo ha annunciato Rete Ferroviaria Italiana, che “garantirà anche in questa stazione l’assistenza ai viaggiatori con disabilità e in condizioni di ridotta mobilità, anche temporanea, già disponibile da anni a Potenza Centrale”.
Prendo atto con soddisfazione della notizia che la stazione ferroviaria di Ferrandina-Matera sarà inserita nella rete delle aree blu di Trenitalia per l’assistenza ai viaggiatori con disabilità.
Lo dichiara il segretario cittadino del Pd, Cosimo Muscaridola, che nei giorni scorsi aveva denunciato l’impossibilità per i cittadini lucani di poter acquistare biglietti on line per i posti riservati ai diversamente abili per l’assenza, nella stazione di Ferrandina-Matera di aree dedicate all’assistenza che sono presenti solo nelle grandi città.
“La nostra denuncia – dichiara Muscaridola – è servita a ottenere un importante risultato: quello di riparare ad una forma di discriminazione territoriale nei confronti della nostra comunità. Auspichiamo che Trenitalia possa in futuro dotare anche le altre stazioni del Sud di questi fondamentali presidi. E’ una battaglia di civiltà. Dopo la richiesta inoltrata all’assessore regionale alle infrastrutture Castelgrande e la protesta nei confronti di Trenitalia, prendo atto con soddisfazione che finalmente RFI interviene su Ferrandina. Ritengo che non c’era bisogno di protestare perchè in un Paese civile dovrebbe essere naturale che i diversamenti abili possano circolare liberamente sui mezzi pubblici. Adesso chiederò l’intervento degli assessori ai lavori pubblici e alle politiche sociali del Comune di Matera, Trombetta e Antonicelli, affinchè di concerto con loro, si intervenga per eliminare il maggior numero di barriere architettoniche possibili nella città di Matera, per permettere ai cittadini diversamente abili di poter circolare tranquillamente e di consentire loro anche l’accesso anche all’Auditorium, oggi precluso a questi cittadini”.
Michele Capolupo