Dopo quattro mesi di attesa il comitato de ”I non pendolari di Basilicata” scrive di nuovo agli uffici dell’assessore regionale ai trasporti Nicola Benedetto, per avere risposte su orari inidonei, mancate coincidenze, affollamenti, che si verificano sulle tratte lucane. “Siamo ancora in attesa di un concreto riscontro alle nostre richieste del 21 dicembre e successivo sollecito del 12 febbraio. Al dirigente Donato Arcieri chiedevamo variazioni e correzioni di orari, più treni regionali, maggiore efficienza. Non vorremmo che la Regione Basilicata si fosse dimenticata dei pendolari e che a giugno col nuovo orario non cambiasse nulla”. Di seguito la nota integrale sottoscritta da “I non pendolari di Basilicata”, Davide Mecca, Luciano Bitondo e Nunzia Parisi.
Le richieste del Comitato pendolari riguardavano: il posticipo della partenza del Bus Pz306 alle 22.30 per garantire il rientro agli utenti usufruitori del Frecciarossa 9541, il posticipo o l’anticipo del Bus Pz113 in netta sovrapposizione con il Frecciarossa 9547, l’aggiunta di una corsa (Pz-Fg) alle 19.10, l’anticipo alle 6:00 del treno 7882 per Bella-Muro e successivo prolungamento verso Buccino in modo da intercettare il treno 7884 per Salerno/Napoli, l’anticipo del Bus PZ111 in considerazione di un’eventuale coincidenza con il Frecciarossa 9503 Mi-Sa, il prolungamento della corsa 7885 fino a Potenza superiore in modo che gli utenti possano raggiungere i posti di studio o lavoro (anche attraverso la stazione Potenza università), il monitoraggio e l’ottimizzazione dei tempi di incrocio attuali sulle linee (Treno 3591 Pz-Ta fermo 25 minuti a Pisticci per incrocio con treno 3468 Ta-Na), potenziare lo snodo ferroviario di Metaponto incrementando i collegamenti tra la costa metapontina, Bari e Potenza, l’istituzione di corse dirette Potenza-Bari (Via Taranto-Foggia), l’aumento dei livelli di produzione, ossia più treni regionali e meno bus, evitare la sovrapposizione dei servizi e favorire la collaborazione (non la concorrenza) tra ferro e gomma, rendicontare il numero degli abbonamenti e quello dei titoli di viaggio venduti, garantire il pagamento di servizi di trasporto alternativi e il prosieguo con altro treno di qualunque categoria, in caso di perdita di coincidenza dovuta a ritardo, garantire almeno una forma di indennizzo diretto (In caso di nevicate, soppressioni, guasti, frane, allagamenti, ritardi superiori ai 60 minuti, ecc.) realizzato come rimborso\sconto sull’acquisto di un titolo di viaggio successivo, l’istituzione di una casella di posta elettronica e numero verde regionale dedicato al tpl per le segnalazioni, indicazioni relative all’utente diversamente abile, al servizio pulizie, alla presenza delle forze dell’ordine a bordo dei convogli.
Congiuntamente a queste richieste chiediamo risposta ad alcuni quesiti specifici da noi inoltrati e sollecitati più volte:
1) Perché non è più partito o non è più stato avviato il monitoraggio delle frequentazioni di fermate e tratte?
2) Perché non si utilizzano composizioni più robuste di almeno 3 automotrici Aln 668?
3) E’ possibile effettuare una sorta di conversione chilometri bus\treno? A quanti km/bus corrisponde dal punto di vista economico un km/treno?
4) E’ stata valutata l’ipotesi di utilizzare locomotori D445 + vetture per evitare gente in piedi sulle corse 3516-3503?
A febbraio la Regione ci aveva scritto, le nostre richieste erano state recepite e fatte oggetto di analisi da parte degli uffici competenti. Ci fu riferito che saremmo stati informati degli esiti di tali approfondimenti non appena fossero stati disponibili, anche se i tempi non sarebbero stati brevissimi. In effetti, come Comitato, pensavamo che in un paio di mesi dalle nostre richieste di metà dicembre gli uffici competenti della Regione fossero in grado di fare le proprie valutazioni e verifiche, accogliendo le proposte del Comitato o indicando altre soluzioni, visto che si tratta di minime modifiche. E pensavamo che queste variazioni agli orari dei treni potessero entrare in vigore già dallo scorso gennaio, al più tardi, da febbraio, ma sono passati 4 mesi e non vorremmo che a giugno restasse tutto tale e quale.
Rimaniamo in attesa di riscontri alla presente, questa volta non con l’auspicio ma con la ferma volontà di voler ottenere risposte finalmente definitive in tempi e date certi.
I non pendolari di Basilicata
Davide Mecca, Luciano Bitondo e Nunzia Parisi