Dopo aver raccolto dal vivo la solidarietà di Angelo Tosto al Duni durante l’apertura della campagna elettorale del candidato-sindaco che si propone come l’alternativa ai due poli di centro-destra e centro-sinistra, Pasquale Di Lorenzo ha convocato in mattinata i giornalisti per raccontare i retroscena della vicenda che ha segnato la sua clamorosa espulsione dal PDL. “E’ stato un atto ignobile e vergognoso il blitz consumato ai miei danni. Avevo già avviato la campagna elettorale per chiedere la riconferma alla candidatura per il consiglio regionale in seguito agli accordi raggiunti a Roma d’intesa con Ignazio Larussa e Verdini. La decisione era stata quindi notificata ai dirigenti lucani del PDL”. Per quale motivo Di Lorenzo è fuori adesso dal partito? A spiegarlo è il diretto interessato: “La decisione è maturata durante il vertice convocato venerdì sera nella sede del partito in via don Minzoni. I dirigenti erano chiamati a confermare o meno la scelta del candidato-sindaco Acito e io sono stato vittima di ricatti e veti che hanno investito anche la candidatura a sindaco al Comune di Matera. A quanto pare per una presunta lista civica denominata ”Uniti per Matera” creata per far sostenere il candidato-sindaco Francesco Saverio Acito. Ma vi posso garantire che questa lista non c’era. In verità ho anche offerto una mia candidatura al Comune di Matera ma c’è stato un veto anche su questa proposta. E’ chiaro che mi hanno fatto pagare le amicizie con Augusto Toto e Angelo Tosto. Voglio ribadire che sono una persona onesta e pulita, che non cede a ricatti di nessun tipo. Adesso gli elettori onestri del PDL sapranno a chi imputare questa situazione clamorosa che si è creata a livello locale. Gli elettori non meritano un partito cosi’ e di questo sono rammaricato. Di fatto con la mia espulsione il PDL ha ignorato il lavoro svolto in Regione da consigliere comuanel ma anche quello da vicepresidente del partito. Non meritavo questo provvedimento anche perchè non ho mai ricevuto in precedenza provvedimenti disciplinari.” Attualmente Di Lorenzo attende ancora una comunicazione ufficiale da Roma circa la sua esclusione da qualsiasi candidatura ma ha già ricevuto attestazioni di stima da Fini, Gasparri e Bocchino, tutti esponenti di AN che hanno deciso poi di confluire nel progetto politico avviato da Berlusconi.
Mar 01
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CARO AMICO PASQUALE,
SONO UN CITTADINO MATERANO E HO SEGUITO ATTENTAMENTE QUELLO CHE E’ ACCADUTO IN QUESTI MESI…. VOGLIO ESPRIMERE LA MIA OPINIONE DUNQUE RIPETO E’ SOLO UN OPINIONE E MIO MODO DI VEDERE LE COSE…
MA HAI DETTO CHE SEI SEMPRE STATO UNO DEL PDL O MEGLIO UNO DI ALLEANZA NAZIONALE SIN DA PICCOLO… MA PERCHE’ TUTTO E’ CAMBIATO DA QUANDO TUTTI NOI CI SIAMO ACCORTI CHE NON PARTECIPAVI PIU’ ALLE RIUNIONI SOPRATTUTTO CAPEGGIATE DA NICOLINO…? DOVE ERAVATE TU E IL TUO AMICO TOTO QUANDO LA MAGGIORANZA DELLA PRECEDENTE LEGISLATURA COMUNALE VACILLAVA?… PERCHE’ NON AVETE MAI POTUTO CONDIVIDERE IN MANIERA POSITIVA… L’INTERO OPERATO DELLA PASSATA MAGGIORANZA COMUNALE?…. RIPETO NESSUNO DICE CHE DOVEVI SPOSARE PER FORZA DI VOLONTA’ QUELLO CHE ALTRI DELLA STESSA COALIZIONE STAVANO FACENDO… BASTAVA SECONDO IL MIO PARERE DIRE LA VERITA’ E GETTARE LA MASCHERA…. E NON FARE IL DOPPIO GIOCO PERCHE’ LA POLITICA NON E’ UN GIOCO….