Disinfestazione nel Metapontino, azioni efficaci
Prevenzione e rispetto dell’ambiente. Questi i valori guida della politica eco-sostenibile portata avanti dalla Provincia di Matera anche nel campo della disinfestazione su cui si è discusso lunedì 7 marzo nel Palazzo di via Ridola.
“Al fine di migliorare l’efficacia degli interventi di lotta ed evitare duplicazioni improduttive, – ha dichiarato l’assessore all’Ambiente, Giovanni Bonelli – abbiamo convocato un incontro con i sindaci del Metapontino.”
“Grazie all’esperienza maturata negli anni scorsi con il Centro Agricoltura e Ambiente di Crevalcore – ha proseguito il vice presidente Bonelli – l’Ufficio Ambiente ha messo a punto il Piano di lotta agli insetti molesti del Metapontino che ha prodotto, di fatto, una riduzione notevole della presenza dei culicidi nella stagione estiva. Questa collaborazione ha prodotto, tra le altre cose, una brochure pubblicata sul sito della Provincia in “Progetti speciali” – Lotta ecocompatibile agli insetti del Metapontino. Inoltre la ditta appaltatrice dei lavori di disinfestazione ha fornito la disponibilità del suo direttore tecnico a promuovere, presso i comuni interessati, incontri divulgativi nelle scuole.”
Gli insetti in questione sono: il moscerino ematofago, le zanzare autoctone e la zanzara tigre.
Il moscerino ematofago (leptoconops spp.), che non è da confondersi con il pappatacio che è invece portatore di malattie gravi come la lesmaniosi (mortale per i cani), è attivo, grazie agli interventi messi in campo dalla Provincia, solamente nel mese di giugno in aree molto limitate. Prima, infatti, questo insetto infestava la fascia jonica da metà maggio a metà luglio. Gli interventi per contrastare l’invasione della zanzara tigre e delle zanzare autoctone sono iniziati a marzo.
“La zanzara tigre, però, – ha sottolineato l’assessore Bonelli – può essere sconfitta solo con la partecipazione attiva della popolazione. Questo insetto, infatti, si riproduce intorno alle abitazioni, all’interno dei giardini, ed è qui che si generano i focolai di infestazione che bisogna rimuovere. Bastano poche attenzioni, come eliminare le piccole raccolte d’acqua che si depositano un po’ dovunque: sul fondo dei sottovasi, come nei bicchieri o nei secchi d’acqua abbandonati.”
“Negli ultimi anni l’ufficio Ambiente della Provincia – ha evidenziato il presidente Stella – si occupa di ricerca e di applicazioni pratiche in campo, attività che si affiancano allo studio delle popolazioni di insetti nocivi e all’applicazione di strategia di lotta biologica. Una strategia di intervento a basso impatto ambientale a tutto vantaggio delle popolazioni residenti e dei turisti.”