Sorprende, in questi giorni, l’entusiasmo creatosi intorno all’annuncio, da parte della Shell, del lancio in Basilicata del progetto “Inventa Giovani”.
Tutti i nostri politici, evidentemente in funzione delle imminenti scadenze elettorali, si sono lanciati nella più improbabile imitazione dell’ultima missione berlusconiana, quella di diffondere ottimismo a tutti i costi.
Era già successo qualche mese fa, quando la discesa della COOP a Matera aveva fatto “sognare” i nostri politici sempre più tifosi del “tutto va bene”, ma dimentichi del fatto che la COOP aveva fatto un affarone mandando a casa decine di dipendenti e declassando al precariato stabilizzato quasi tutti gli altri.
Ora ci riprovano con la Shell che, udite udite, ha avviato uno sportello per l’assistenza ai giovani che intendono avviare un’impresa.
Perbacco, che fortuna per il nostro territorio, ci voleva proprio qualcosa del genere; è risaputo che molti dei nostri giovani vagano per l’Italia alla ricerca di qualcuno che li indirizzi, li guidi, magari li ispiri, e bene ha fatto la Shell, che dalla Basilicata si porta via milioni e milioni di euro di guadagni, sotto forma liquida di petrolio, a pensare e realizzare, finalmente, qualcosa di concreto.
Peccato, però, che i nostri politici ignorino l’esistenza, sempre in Basilicata, di decine e decine di Consulenti del lavoro e Commercialisti, i quali, da sempre, aiutano e consigliano i giovani e meno giovani sfortunati alla ricerca di una auto-occupazione, e spessissime volte lo fanno gratuitamente.
Peccato, ancora, che i nostri politici ignorino che esistono dei Centri per l’Impiego, a gestione pubblica, che dovrebbero (o potrebbero) fare questo lavoro di consulenza e indirizzo.
Peccato che i nostri politici ignorino, infine, che ci sono associazioni di categoria del commercio, dell’artigianato e dell’industria, che questo lavoro lo fanno, sempre gratuitamente, da molti e molti anni, e suggeriscono, sostengono, aiutano, incoraggiano, stimolano, consigliano, assistono i giovani in cerca del loro primo auto-impiego e i giovani espulsi dal mondo del lavoro stanchi di vivere di speranze; sostengono e assistono, persino, i meno giovani, quelli over 35, quelli rimasti senza lavoro e con una famiglia a carico, quelli, per capirci, che a centinaia vagano per la regione dopo la chiusura di decine di aziende, quelli stanchi di vivere grazie ad un sussidio, quando va bene, di 700/800 euro, quelli che vogliono affermare il loro diritto al lavoro, sancito costituzionalmente.
Ovviamente non si parla di facilitare l’accesso al credito, di inventare formule innovative di sostegno all’auto-imprenditorialità, di rilanciare i consumi alleggerendo le buste paga dei lucani da tasse e contributi vari, di migliorare i servizi pubblici abbassando i costi, di valorizzare le intelligenze lucane anche con concorsi e selezioni dove prevalga il merito, la capacità personale e non la conoscenza del politico di turno.
Si preferisce continuare nella navigazione a vista, spesse volte ignorando le esigenze di chi vive per strada e conosce i problemi, approvando misure, leggi e normative, assolutamente fuori dalla realtà quotidiana, salvo poi glorificare e promuovere come innovative delle proposte che, alla gente comune, suonano sempre più prese in giro.
Ma si, continuiamo così, facendoci del male: prima o poi “addà passà a nuttata”…
Il Presidente Confesercenti Matera Giovanni Schiuma
Scusate la cantilena, ma anche qui mi sento di dire:” CHIACCHIERE E BUFFONATE”