“Abbiamo accolto con viva soddisfazione l’approvazione da parte del Consiglio Regionale della legge di “Disciplina delle funzioni in materia di difesa della costa”. Il provvedimento, che dà attuazione all’articolo 117 della Costituzione, sancisce la disciplina del decentramento delle funzioni amministrative ed autorizza la Regione ad adottare il Piano regionale delle coste, stabilisce anche l’adozione di un Piano di utilizzo delle aree del demanio marittimo ed istituisce (finalmente) l’Osservatorio regionale delle aree costiere per realizzare un quadro unitario e completo di informazioni e per elaborare proposte progettuali di interventi per la difesa e la valorizzazione degli ambienti, monitorare gli effetti e le modifiche indotte dagli interventi adottati.
Nel frattempo che il “Piano delle coste” divenga realtà, però, il litorale jonico, ed in particolare quello di Metaponto, continua a risentire dell’inesorabile effetto dell’erosione dovuta all’opera spesso inconsapevole, ma altrettanto spesso delittuosa, della mano dell’uomo.
Il fatto che oggi vi sia maggiore consapevolezza, sensibilità ed attenzione circa le modalità operative e la delicatezza dell’ecosistema, ci rende fiduciosi che in futuro le cose possano migliorare.
Diamo atto al Commissario Prefettizio di Bernalda, dott.ssa Iaculli, dell’impegno che sta profondendo in questa direzione.
Da cittadini attivi quali siamo, prima ancora che ambientalisti, riteniamo utile suggerire all’Amministrazione Regionale ed al Comune di Bernalda alcune attività da mettere in atto in brevissimo tempo al fine di evitare sprechi che pure nel recente passato si sono verificati, e consentire agli operatori turistici, ed ai turisti, di poter continuare a fruire delle spiagge metapontine, creando così sviluppo durevole perché sostenibile.
In particolare sarebbe utile:
1) Ripristinare i cordoni dunari al fine di evitare che i marosi invadano le aree retrodunari;
2) Individuare dei percorsi per l’accesso alle spiagge mediante appositi varchi sopraelevati;
3) Realizzare apposite aree da destinare a parcheggio di interscambio per ridurre l’accesso delle automobili sul litorale e ridurre così l’impatto antropico;
4) Provvedere al rinascimento con idonei sedimenti dal punto di vista del colore e della granulometria.
Italia Nostra si propone di presentare in un apposito incontro pubblico nel dettaglio le proposte di cui sopra.