E’ un giovane di 25 anni di Scanzano, B.G., agricoltore con precedenti specifici il responsabile dell’incendio doloso registrato nella serata del 7 ottobre che provocato ingenti danni al villaggio turistico Torre del Faro, chiuso al termine della stagione balneare.
I particolari legati a questo episodio sono stati illustrati dalla Polizia di Stato nella sala Palatucci della Questura di Matera dal vice questore aggiunto del Commissariato di Pisticci Raffaele De Marco e dal responsabile della polizia penitenziaria del commissariato di Scanzano l’ispettore capo Gianvito Quinto. Nel giro di 24 ore la Polizia ha indiviato il colpevole ricostruendo il quadro indiziario con gli elementi raccolti subito dopo l’episodio incendiario. Fonti informative hanno riferito di aver visto sfrecciare sul vialone che porta al villaggio turistico una Volkswagen Passat di colore chiaro. La stessa vettura era stata utilizzata dal giovane in occasione di un altro incendio per finalità estorsive, avvenuto nel 2002 all’interno dell’azienda Teseo di proprietà di Mario Altieri, già sindaco di Scanzano e che oggi ricopre la carica di editore di Blu Tv. L’uomo, già condannato in quella occasione dall’autorità giudiziaria, è stato raggiunto a casa dagli investigatori del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Scanzano Jonico. Il giovane, che vive con la madre, vedova da due anni, ha subito ammesso le proprie responsabilità.
L’incendiario, secondo quanto ha riferito alla Polizia, avrebbe commesso il reato senza avvalersi della collaborazione di altri, appiccando le fiamme ai moduli impiegati per comporre le passerelle sull’arenile, mediante uno straccio imbevuto di benzina, contenuta in una bottiglia. Alla base del gesto le presunte attenzioni da parte di un responsabile presente all’interno del villaggio turistico che si occupa del noleggio delle biciclette nei confronti della madre, che ha lavorato a Torre del faro sino al 5 settembre scorso. La madre, interrogata dagli inquirenti, ha però smentito categoricamente le avance, dimostrando così che le presunte attenzioni del responsabile erano solamente frutto della fantasia e di un’eccessiva gelosia da parte di suo figlio, che ha spiegato di voler provocare attraverso quell’atto incendiario solo un danno di lieve entità. Il giovane, che non immaginava di provocare un danno così ingente, ha appiccato il fuoco nel piazzale antistante la struttura ma le fiamme si sono propagate a tal punto da provocare un danno complessivo di circa 100 mila euro. Sono andati distrutti circa 400 metri quadri di pedane in plastica, 600 lettini e 10 metri quadri di box. Le persone offese sono quindi il responsabile del noleggio di biciclette e la società titolare del villaggio turistico. Il giovane, che è stato denunciato all’autorità giudiziaria, dovrà rispondere di danneggiamento a seguito di incendio in base all’articolo 424 del codice penale. Gli inquirenti hanno comunque precisato che grazie alle indagini è stato possibile accertare che questo episodio non è legato a fenomeni di natura estorsiva e questa è sicuramente una buona notizia per un territorio che una volta era considerata l’isola felice del Meridione ma che purtroppo è diventato il crocevia di numerosi atti criminali che coinvolgono le regioni limitrofe di Puglia, Calabria e Campania.
Michele Capolupo
La fotogallery della conferenza stampa relativa all’incendio doloso a Torre del faro
{phocagallery view=category|categoryid=306}