Erosione della costa: la Provincia di Matera al lavoro
L’assessore Labriola: “A breve progetti comunitari e intese con Regione e Università”
“La costa jonica – ha introdotto Donato Grieco – è lunga 38 chilometri e intervenire sull’intera superficie comporterebbe sforzi economici imponenti. Grazie a un sistema nuovo, chiamato Mac tube, abbiamo la possibilità di programmare operazioni modulari. In questo modo potremo intervenire sulle urgenze e pianificare gli interventi successivi.”
“Il sistema Mac tube – ha specificato il professor Spilotro – adopera un tubo elastico che, riempito di materiale proveniente da cave naturali, viene posizionato nel mare a un metro e mezzo di profondità. Aggiungendo poi un tappeto di posidonia sulla battigia, riusciremo a evitare che il movimento ondoso del mare porti via quantità di sabbia eccessive.”
“La Provincia di Matera –ha dichiarato l’assessore Labriola – ha già in cantiere alcuni progetti, finanziati dalla Comunità europea, per affrontare il problema. Ma data la vastità e la complessità della questione diventa necessario mettere in campo un azione sinergica che veda impegnati insieme: Regione, Provincia e Università.”
“Il mare e la nostra costa sono una risorsa – ha proseguito Labriola – da salvaguardare e valorizzare, rispondendo alle richieste degli operatori con azioni forti e mirate.”
“Per risolvere il problema dell’arretramento della costa – ha concluso il presidente della Provincia Carmine Nigro – è necessario un impegno politico istituzionale. Solo così potremo fornire risposte concrete e immediate agli operatori turistici, onde evitare che la prossima stagione estiva si riveli un ennesimo insuccesso per l’economia del territorio. Per questo abbiamo previsto, a breve, di incontrare i rappresentanti regionali e gli esponenti dell’Università di Basilicata che hanno maturato esperienze nel settore.”