TURSI – “Dammi quello che hai altrimenti ti ammazzo”, con questa minaccia, reiterata, continua, rivolta con veemenza, un pregiudicato aveva sottoposto un 30 enne di Tursi (MT) a vessazioni e continue richieste, sottraendogli denaro e altro.
In particolare, il pregiudicato, Mitidieri Massimo, 36 enne sempre del posto, già in regime di arresti domiciliari, dopo aver sottratto alla vittima due telefoni cellulari, di cui uno proprio nella mattinata odierna, e danaro in contante, ha continuato nelle sue richieste.
Questa mattina, l’ultima richiesta: l’uomo ha avvicinato la vittima e dopo averlo schiaffeggiato, ha preteso che gli consegnasse un apparecchio telefonico cellulare.
A questo punto, la vittima, estenuato, ormai stanco delle continue richieste, ha trovato il coraggio di rivolgersi ai carabinieri della Compagnia di Policoro che, in poco tempo e dopo aver effettuato le indagini del caso unitamente ai colleghi della Stazione competente, acquisiti gli elementi probatori necessari, hanno proceduto, immediatamente, all’arresto del Mitidieri con l’accusa di rapina aggravata.
Recuperato uno dei due cellulari estorti.
MATERA – Dopo i recenti furti di mezzi industriali, verificatisi all’interno di alcuni cantieri della provincia, il Comando Provinciale Carabinieri di Matera ha, ulteriormente, intensificato l’attività di controllo del territorio.
In particolare, attesa la peculiarità dei fenomeni (i furti, solitamente avvengono di notte e in aree, di fatto, decentrate ed isolate), i carabinieri, attraverso tutte le loro articolazioni provinciali (Compagnie, Stazioni e Reparto Speciali), svolgeranno mirati servizi, soprattutto durante le ore notturne e in quelle aree, dove maggiore appare il rischio di possibili furti.
La sola attività di polizia potrebbe risultare vana senza la fattiva collaborazione degli stessi imprenditori.
In particolare, l’invito è quello di:
– segnalare, presso i Comandi Arma più vicini, la presenza del cantiere stesso, sì da poter avere una “mappatura” delle aree a rischio;
– adottare l’accorgimento di non lasciare, notte tempo, i mezzi sparsi sull’intera area di lavoro, ma, limitatamente con le esigenze del cantiere stesso, di concentrarli in uno spazio ben preciso, facilmente vigilabile dalle FF.OO. e dagli addetti agli Istituti di Vigilanza;
– segnalare, subito e senza ritardo, l’eventuale furto, sì da favorire l’immediata attività di ricerca.
Si ricorda che, in un recente passato, nel caso di alcuni furti, essenziale è stata la segnalazione tempestiva dell’evento: infatti, i militari, già impegnati in servizio di pattuglia, avviasti, sono riusciti a rintracciare e recuperare i mezzi, ponendo in fuga gli autori.
Sui recenti casi, sono comunque in corso mirate indagini.