Era una vera e propria associazione a delinquere specializzata nel furto di rame, ribattezzato per via del sul valore sul mercato come oro rosso. E’ stata sgominata la notte scorsa nel corso di una operazione portata avanti dalla Questura di Matera in collaborazione con i Carabinieri. Saccheggiavano rame in diversi comuni di Puglia e Basilicata e in questo modo isolavano contradi, borghe e anche interi paesi. Le ordinanze di custodia cautelare, emesse dal gip Rosa Bia su richiesta del pm Alessandra Susca sono sette mentre le operazioni hanno interessato Santa Maria d’Irsi, Venosa e Genzano: la banda era composta da tre italiani, di cui due ricettatori che erano impegnati a Venosa nell’attività di sfasciacarrozze e quattro rumeni, che poi erano gli autori dei furti in comuni delle provincie di Matera, Potenza e Bari. Altri quattro rumeni sono fuggiti all’esterno e pertanto su di loro incombe un mandato di cattura internazionale. La banda aveva avviato anche collegamenti con altri ladri presenti in Molise e in Lombardia.
La loro attività cominciava dopo il tramonto e si concentrava nelle ore notturne con l’obiettivo di portare via cavi delle linee Telecom, Enel, abbattendo i rispettivi pali che li sosteneva e anche rame dai tracciati delle Ferrovie dello Stato. Ma veniva anche asportata la messa a terra delle centrali elettriche. Ogni notte il bottino variava dai 400 ai 500 chilogrammi di rame, che poi sul mercato erano rivenuti a 40 o 50 euro al chilo, sul mercato campano.
L’ultimo furto era avvenuto nella notte scorsa a Salandra, dove erano stati portati via ben 12 quintali di rame. Altri 35 erano stati sequestrati dai Carabinieri a Venosa.
Secondo una stima delle forze dell’ordine ammonterebbe a circa due milioni e mezzo di euro il valore del rame che in questi mesi è stato rubato.
Le indagini, che hanno impegnato Polizia e Carabinieri per oltre quattro mesi, hanno fatto emergere un centinaio di episodi di furto segnalati durate circa 4 mesi, hanno permesso di ricostruire oltre cento episodi.
Tutte le persone arrestate sono accusate di associazione a delinquere finalizzata al furto e alla ricettazione.
Banda del rame, il sindaco plaude alle forze dell’ordine
Il sindaco di Matera, Salvatore Adduce, esprime soddisfazione per l’operazione messa a segno dalla Polizia, con la collaborazione dei Carabinieri, che ha sgominato una banda italo-romena specializzata nei furti di rame. “Una operazione – afferma il sindaco Adduce – che, fra l’altro, finalmente mette la parola fine ai disagi subiti dai residenti del borgo Picciano costretti a restare per lungo tempo senza linea telefonica proprio a causa dei frequenti furti di rame sulle rete Telecom”.
Il sindaco, pertanto, stamane, ha voluto personalmente complimentarsi con il questore, Gianfranco Bernabei, il comandante dei carabinieri di Matera, Antonio Russo, e, in particolare, con il Prefetto, Giovanni Francesco Monteleone, “che in questi mesi di emergenza ha svolto un prezioso ruolo di impulso dimostrando una particolare sensibilità civica ed istituzionale”.
La fotogallery diffusa dalla Polizia di Stato sulle persone arrestate: Anca Chelu, Nicola Dumitru, Petrescu Dumitru, Domenico Patruno, Giuseppe Patruno e Maurizio Paulangelo
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SCANZANO JONICO – NON RISPETTA L’OBBLIGO DI DIMORA E VIENE ARRESTATO
Gli agenti della Polizia di Stato del Commissariato di P.S. di Scanzano Jonico hanno rintracciato e tratto in arresto De Padova Giuseppe, 32enne di Scanzano, in esecuzione alla ordinanza di aggravamento della misura cautelare emessa dalla Corte di Appello di Potenza – Sezione Penale.
Il provvedimento dell’A.G. è scaturito a seguito di numerose segnalazioni da parte del Commissariato per inosservanza dell’obbligo di dimora a cui era sottoposto.
Sempre gli agenti del Commissariato di P.S. di Scanzano Jonico, nell’ambito dei servizi mirati al contrasto dello spaccio di sostanze stupefacenti, hanno sorpreso un giovane di Policoro con indosso gr.1 di marijuana.
Il ragazzo è stato segnalato al Prefetto ai sensi dell’art.75 della Legge n.309/90.