FERRAGOSTO: LE RIFLESSIONI DI PIO ABIUSI
Il dibattito sull’ipotesi di chiusura al traffico di P.zza Duomo è aperto.
Occorre intrattenersi anche su ipotesi di regolamentazione del traffico veicolare nei Sassi con particolare riguardo a ciò che accade in P.zza S. Pietro Caveoso ma anche su fenomeni meno appariscenti e che registrano decisi mutamenti.
E’ l’occasione per attirare l’attenzione sulla opportunità di vigilare, cosa ormai dismessa, sugli esercizi commerciali verificando e partendo dal rispetto delle norme di ristrutturazione per arrivare, poi, a quelle dell’arredo urbano; cose sulle quali, in epoca passata, le amministrazioni trascorse avevano impiegato uomini e mezzi
Oggi non già per scelta dell’attuale ma solo perché la cosa è andata via via degradando, iniziando dalla fine dell’amministrazione Buccico per continuare con quella, suggestiva, commissariale per finire con il mancato avvio dell’attuale nella specifica gestione dell’area Sassi la situazione è peggiorata.
C’è da rilevare in via prioritaria che della squadra assessorile la figura che appare sostanzialmente e puntualmente assente è quella dell’Assessore con delega ai Sassi e che tra l’altro è anche Vice- Sindaco, c’è da augurarsi che sia una partenza lenta anche se è vero che molto spesso il buon giorno si vede dal mattino.
I Sassi appaiono, in maniera sempre più evidente, come siano divenuti il punto cardine dell’economia materana e non possono essere ignorati.
Non mi soffermo su aspetti di piccola manutenzione come pulizia, raccolta dei rifiuti, sfalcio delle erbe.
Aspetti di facile risolvibilità e comunque dallo spessore di un condominio allargato.
Con la 771/86 e regolamenti applicativi si tracciarono le linee di intervento del recupero e successivamente dell’arredo.
Quello che sembravano linee consolidate non lo sono più ed i controlli sono divenuti inesistenti dai tendaggi che ricordano gli Hotels di New-York, all’uso di inferriate antintrusione del tipo in uso presso le prigioni e tanto diffusi nelle zone marine, neppure i comignoli si salvano e le fogge diventano le più svariate fino alle palle aspira-fumo metalliche impiantante con sfrontatezza, povero studio del Prof. Enzo Spera sulle forme dei comignoli in essere nei Sassi.
Di sicuro le libere interpretazioni nel Veneto sarebbero perseguite eppure lì le norme di recupero sono meno stringenti perché il paesaggio è più contaminato. Molto viene realizzato con somma sciatteria, si assiste spesso e con preoccupazione ad interventi pubblici che il più delle volte finiscono con il peggiorare la situazione, il tutto dovuto allo scarso controllo da parte degli uffici competenti ma anche alla scarsissima qualificazione professionale.
E frequente che una gradinata venga rifatta e dove prima si incedeva in maniera regolare con alzate di una certa altezza esse vengano sostituite con veri percorsi di guerra ed è molto facile: basta ridurre il numero dei gradini, per completare l’opera si fanno delle pavimentazioni sconnesse e che finiscono con pedoni che si infortunano e ricorrono alle cure dei sanitari ed ovviamente chiedono il risarcimento dei danni al Comune, i collaudi avvengono facendoli forse sulla carta..
La passata gestione amministrativa fu quella che ha dato impulso a lavori di recupero nei Sassi utilizzando i fondi PISU ed è così che sono stati riaperti percorsi pedonali interessati da crolli, è stato dato l’avvio all’intervento di recupero di alcuni alloggi di proprietà pubblica, si è sostanzialmente completata la rete di illuminazione pubblica.
In realtà dove l’intervento era di minor conto ed è stato affidato al controllo dei soli tecnici comunali il recupero è stato scadente.
L’assenza di controlli ha fatto paragonare i sassi agli antichi quartieri spagnoli di Napoli, oltre che per il traffico,anche per l’abusivismo che regna incontrastato nei molti aspetti economici ed ha la punta del iceberg nelle guide abusive che oggi si sono dotati anche di una buona organizzazione logistica per favorire la mobilità dei clienti, abusiva anche quella..
Non sembra proprio che l’attuale gestione assessorile abbia slancio e questo è molto grave.
Tanto c’è da fare ma di sicuro non se ne esce fuori con la sola macchina amministrativa comunale che è molto carente e non già solo in termini numerici.
Interventi sul traffico non possono essere delegati solo a studi connessi al P.U.M. perché la realtà sociale che oggi insiste sui Sassi è profondamente modificata anche dall’esperimento di limitazione della circolazione veicolare adottata nel lontano, ormai, 2006.
La ristorazione ha subito un logico assestamento, strutture poco consone agli antichi rioni sembrano aver creato delle situazioni alternative, gli stessi abitanti insistono sugli antichi rioni in maniera differente, la modifica dell’art. 19 del regolamento comunale di sub concessione degli immobili di proprietà demaniale siti negli antichi rioni Sassi ha permesso l’ulteriore incremento delle unità ricettive turistiche.
I bed & breakfast hanno segnato un forte aumento sia di numero che di posti letto, questo significa, in situazione di sostanziale stasi di recupero degli immobili, che molti degli abitanti hanno preferito destinare le loro abitazioni ad uso dei turisti.
Se da un lato l’intervento è positivo dall’altro la ricettività, necessariamente disarticolata rispetto agli alberghi, ha creato un forte appesantimento dell’accesso nei Sassi di autovetture che il più delle volte sono semplicemente parcheggiate per lungo tempo.
Gli alberghi con mezzi di proprietà, pervia sistemazione delle auto dei turisti nei parcheggi coperti al piano, normalmente vuoti, curano il collegamento con la struttura ricettiva; per i titolari dei Bed & Breakfast questo momento organizzativo è ancora da venire. Lasciando la porta aperta anche gli altri buoi scappano..
Lo spettacolo che si presentava nel trascorso Ferragosto era desolante, qualche foto lo documenta ed anche i marciapiedi erano ingombri di autovetture.
Pio Abiusi
FERRAGOSTO: ADDUCE SODDISFATTO MA AUTO NEI SASSI E GUIDE ABUSIVE SONO DA ELIMINARE
“Ho trascorso la mattina del ferragosto insieme agli operatori ecologici, ai vigili urbani, ai turisti/visitatori, agli operatori turistici (albergatori, guide) ed ai materani che per scelta o per necessità sono rimasti in città. Ho potuto constatare di persona le tante cose che funzionano, l’entusiasmo e la soddisfazione dei tanti visitatori per aver trovato la città inaspettatamente incantevole ed accogliente: bar, ristoranti e trattorie aperti, bagni pubblici funzionanti, pulizia accettabile dei percorsi turistici. Dobbiamo ritenerci complessivamente soddisfatti per la tenuta complessiva dell’organizzazione turistica della città. Due cose, però, tra le altre, meritano da parte nostra un impegno speciale nei prossimi mesi: la questione traffico e l’annosa vicenda delle guide abusive. Passeggiare negli antichi rioni districandosi nelle strade lastricate di lamiere e guardare la bellezza della rupe del Monterrone circondati dal selvaggio parcheggio delle auto, non è un biglietto da visita da regalare a chi ha scelto di trascorrere una vacanza a Matera. Allo stesso tempo sentirsi braccati da improbabili “accompagnatori” o “accalappiatori”, senza trascurare gli aspetti che attengono all’esercizio abusivo della professione di guida turistica, rappresenta un vero e proprio problema di ordine pubblico e di sicurezza per i visitatori oltre che per le guide autorizzate. L’episodio denunciato dagli operatori volontari del punto informativo comunale di via Ridola, aggrediti ieri da una guida abusiva, è il segno che la misura è stata oltrepassata e che occorre agire senza più tollerare una simile situazione. Nei prossimi giorni, insieme agli assessori Cappella, Pistone e Bergantino, promuoverò ogni utile iniziativa per affrontare e risolvere questi problemi per consegnare ai turisti una città più bella e più sicura.”
Ferragosto a Matera: i turisti hanno scelto di visitare l’antologica di Kengiro Azuma – mostra organizzata dal Circolo culturale La Scaletta
Fra le proposte culturali del ferragosto materano grande successo ha riscosso l’antologica di Kengiro Azuma, la mostra organizzata e promossa dal Circolo culturale “La Scaletta” di Matera. Sono oltre cento i turisti, per lo più italiani, che hanno scelto di ammirare le sculture dell’artista giapponese e i locali ipogei che le ospitano: le chiese rupestri di Madonna delle Virtù e San Nicola dei Greci. Spazi espositivi unici al mondo e che dal 1987 fanno da cornice e danno risalto alle opere scultoree del Novecento italiano e internazionale, luoghi che sono il filo rosso delle “Grandi Mostre nei Sassi” quest’anno giunte alla ventiquattresima edizione.
Il connubio fra le chiese rupestri e le sculture dell’artista nipponico è stato apprezzato, in questo ferragosto materano, anche dal giornalista e scrittore lucano Raffaele Nigro. L’autore di romanzi di successo quali “I fuochi del Basento” e “Malvarosa”, nonché sceneggiatore di film come “Il viaggio della sposa” di Sergio Rubini, ha goduto di una visita speciale: la mostra al chiaro di luna. Giunto alle chiese rupestri di Madonna delle Virtù e San Nicola dei Greci nel tardo pomeriggio, Raffaele Nigro ha visitato la mostra in serata. I soci de “La Scaletta” Bruna Lapolla, Franco Palumbo e Michele Tantalo, hanno offerto allo scrittore una visita guidata d’eccezione. Una cortesia particolarmente gradita da Raffaele Nigro che sul libro delle presenze ha scritto: “Sorpreso e ammirato non solo dal luogo e dalle opere, ma anche dalla cura dei gentili signori de La Scaletta”.
L’antologica dedicata a Kengiro Azuma resterà aperta al pubblico fino al 2 ottobre. Si può visitare tutti i giorni dalle 10 alle 20. L’ingresso è di 6 euro, il biglietto ridotto è di 4 euro. Il biglietto da 10 euro, ridotto 7 euro, permette di visitare anche il Musma, il Museo della Scultura contemporanea – Matera.