INTERVENTO DI PIO ABIUSI: RECUPERARE LA FONTANA PER ANDARE OLTRE
In questi giorni si è sviluppato un ampio dibattito in città sull’opportunità o meno di dare corso alla delibera di giunta comunale N° 378 del 29 Luglio 2009.
Erano giorni in cui la città era interessata da forti ondate di calore e l’ozono, si stabilì, poi era salito alle stelle ed allora si deliberò che la fontana ornamentale sita in viale XXI Settembre in rione Serra Venerdì era divenuta inservibile e quindi andava rottamata anche senza incentivi, anzi…..
La conclusione alla quale la giunta della Città era pervenuta poteva essere diretta conseguenza del violento incendio che lo scorso anno aveva interessato la pineta e che insite nello stesso rione ed era il pretesto per porre fine al “Parco Urbano di Serra Venerdì” ed, eventualmente, dare inizio alla cementificazione, che non guasta mai..
Il rione di Serra Venerdì fu il primo rione realizzato dalla “risanamento Sassi”, progettato da Piccinato e consegnato alla città poco più di mezzo secolo fa.
E’ stato un quartiere sempre vivace e con una connotazione urbana ed antropologica ben precisa.
Ancora oggi, con un ricambio generazionale autoctono , esprime delle peculiarità che lo rendono unico nella città e non può ascriversi tra i quartieri, cosiddetti, dormitorio.
L’interesse dalla città verso Serra Venerdì è sempre stato massimo anche perché godeva e gode
, ci auguriamo per lungo tempo, di una estesa area verde che è unica nella città , di sicuro è molto più attraente del cosiddetto boschetto ed al quale i materani sono fortemente affezionati .
La pineta di Serra Venerdì si affaccia sulla vallata del Bradano e credo che nei giorni di massima calura sia un oasi di reale refrigerio senza per questo abbandonare la città e rifugiarsi a Timmari o nei lontani boschi appenninici.
L’idea di ammodernare e valorizzare il quartiere negli ani ’80 fu ottima peccato che a quel tempo non si tenne conto della gestione degli spazi.
In buona sostanza alla mancanza di attenzione per il verde si trova ampia giustificazione sia perché Matera non né ha mai avuti e sia perché il livello qualitativo di un area, all’epoca, era assicurato dal solo fatto di esserci.
Certo la zona del vecchio Ospedale e del rione Pini dovevano essere delle zone amene ma furono e lo sono ancora oggi aggredite dal cemento.
Oggi appare evidente che senza gestione gli spazi degradano miseramente ma questo non vuol dire che si debba rinunziare al verde.
Bisogna trovare delle formule adeguate come per esempio le cooperative sociali che favorendo l’inclusione , attraverso una politica di formazione utile allo scopo, siano in grado di risolvere gli aspetti gestionali..
Il Parco di Serra Venerdì potrà fare scuola sia perché c’è un contesto sociale, gli abitanti, attento e partecipe e sia perché gestirlo è relativamente semplice rispetto ad altri che infatti giacciono abbandonati da lungo tempo ed abbisognano di ulteriori interventi, mi riferisco al Parco Attrezzato di Serra Rifusa ma potrebbe essere il Parco del Castello con la gestione dello stesso manufatto..
La Fontana non è perciò inservibile è il pretesto per recuperare tutta l’area per ripristinare l’impianto di illuminazione, qualificandolo se serve, rivitalizzare il campo bocce, promuovere una bocciofila: possibile che a Matera non ci sia nessuno che gioca a Bocce e che tutti gli anziani vanno in piazza ( Vittorio Veneto) ad arrostirsi al sole?
Campi di bocce in esercizio esistono anche nei più piccoli paesi della Basilicata e le bocciofile organizzano simpatici tornei intercomunali ed anche di maggior livello.
Il verde potrebbe essere delimitato e gli spazi pubblici coperti dati in gestione..
Si d’accordo tutte belle parole ma i soldi ? ben si sa che senza soldi non si cantano neppure le messe
Veniamo al concreto.
Serra Venerdì è stato interessato dagli interventi che è bene definire ex-PISU, per brevità non mi soffermo ad argomentare, escrementi di mosca distribuiti in tutti i quartieri della città.
L’intervento che ha interessato Serra Venerdì è parso, per alcuni aspetti, più connesso al territorio stesso: è stata bonificata un area quella di via Gioberti, è stata creata un bella area mercatale dove prima o poi settimanalmente si potrebbe anche tenere il mercato del contadino detto “ Farmer-Market”, sono stati inseriti dei nuovi giochi per i bambini in un punto più centrale del rione.
E’ prevista l’acquisizione dall’Erario di un area marginale e incongrua per farne una ennesima area verde, quelle risorse possono essere utilizzate per il recupero del Parco.
Altre risorse al momento non ve ne sono né è pensabile usare anche i POR 2007/2013 per rifare marciapiedi sia perché le linee di indirizzo, per fortuna, non sono più queste e sia perché, teniamolo bene a mente, sono gli ultimi che ci pervengono dall’Europa.
E’ noto a tutti che siamo in phasing-out : eufemisticamente sostegno transitorio, concretamente sono gli ultimi.
NOTA DELL’ ORDINE DEGLI ARCHITETTI MATERANI SULLA SCELTA DELLA GIUNTA DI SEPPELLIRE LA FONTANA DI SERRA VENERDI’
La notizia della volontà di “seppellire” la fontana a Serra Venerdì ha suscitato nell’ambiente degli Architetti matearni sconcerto ed incredulità. La decisione della Giunta Comunale materana è apparsa ai più immotivata ed incomprensibile.
Cancellare le tracce di pezzi di città o di manufatti architettonici perchè non si è in grado di gestirli e mantenerli è paradossale in una Città che vuole proporsi come modello culturale per la capacità di tutelare e la valorizzare i suoi monumenti.
“Questo episodio –sostiene il presidente dell’Ordine degli architetti, Eustachio Vincenzo Olivieri- pone un problema che è anche culturale e che lascia trasparire un sentimento di spregio ed indifferenza per la qualità e per l’architettura della città.
Con questa logica la tutela e la valorizzazione degli stessi Sassi, iniziate con dibattiti e concorsi per arrivare alla dotazione di normative tecniche per la conservazione del patrimonio architettonico, non si sarebbero mai avviati.
Questa Città, sta perdendo il senso della Memoria e della sua Identità; anche una “fontana” ornamentale è patrimonio di tutti e la sua fruizione ed uso riguarda tutti, non solo gli architetti.
Non si riconosce in questo atto la consapevolezza del valore e del significato della cosa comune che un’Amministrazione è chiamata a gestire, prendersi cura e soprattutto a valorizzare.
Non è il caso di richiamare alla memoria la parabola dei “talenti” sotterrati certo è che ognuno di noi ha la responsabilità di tramandare alle future generazioni luoghi, spazi e architetture che emettano significati”.
Agli appelli di chi chiedeva attenzione ed impegno per salvare dal degrado, per riqualificare e valorizzare il sistema del verde di Serra Venerdì, in cui è evidentemente compreso anche il manufatto architettonico della “Fontana”, l’Amministrazione ha ritenuto di rispondere con un atto incomprensibile.
Che senso ha chiamare le più celebri firme dell’Architettura per immaginare un grandioso futuro per questa Città se, poi, non si è in grado di riconoscere e tutelare quei valori e significati presenti nelle più piccole opere che qualificano e decorano gli spazi pubblici dei nostri quartieri.
“Facciamo appello al Sindaco ed agli Amministratori materani –conclude Olivieri- perchè si impegnino a governare le trasformazioni guidati dalla sensibilità per la tutela dei valori di identità urbana e dell’architettura moderna e affinché ricerchino soluzioni diverse per migliorare la fruizione dello spazio della Fontana rivedendo la decisione di azzerare, ‘seppellendo’ il manufatto. Sarebbe infatti molto più apprezzato un impegno volto a trovare risorse (ad esempio all’interno degli ultimi POR 2009/2013) per programmare e finanziare la gestione del sistema dei Parchi e Spazi Pubblici comunali.
Ribadiamo, infine, la nostra disponibilità ad un dialogo costruttivo volto a riconoscere nei Quartieri costruiti nel dopoguerra come Spine Bianche e Serra Venerdì un’eredità culturale ed una risorsa ancor più grande per chi vi abita per i grandi spazi liberi e verdi, per gli alberi e le aree per il riposo ed il gioco che nell’urbanistica recente non trovano lo stesso posto”.
evviva la candidatura a capitale europea della cultura 2019… ma perpiacere!
io,l’avrei bombardata,altro che seppellita!!!….è BRUTTISSIMA…diciamocelo chiaramente senza strumentalizzazioni politiche!
mah..a me sinceramente sta fontana non dice nulla
Che una loro collega è Assessore??
Le parole di Olivieri sono di pregio ma temo rimarranno inascoltate. Farebbero meglio a richiamare all’ordine la collega e chiedere lumi circa questa opera di smantellamento! Prima ancora che al sindaco e alla giunta. La città dei paradossi, prima costruiamo senza utilizzare e poi smantelliamo!!
devono costruirci un altro grattacielo dopo la fontana??????
[quote=Giovanni_]evviva la candidatura a capitale europea della cultura 2019… ma perpiacere![/quote]
Vorrei capire perche’ ogni volta che in citta’ succede qualcosa di cattivo o sbagliato ci appelliamo a Matera capitale europera della cultura 2019 … che diavolo c’entra la candidatura della citta’ con le cavolate che i nostri amministratori combinano.
Dovessimo mai arrivare a presentare una candidatura ci faranno arrivare ultimi per il nostro pessimismo cosmico, e non per i meriti o demeriti dei nostri progetti.
[b]SVEGLIATEVI !!![/b] (i testimoni di geova sono avanti 100 anni ….)
quante polemiche per nulla.la giunta buccico,salvo miracoli,cade.l udc toglierà il sostegno e non ce la fanno più.a maggio nuove elezioni!altro che fontana.fontana che a me, ripeto, non dice proprio nulla.è brutta e non ha alcuna funzionalità.oppure in città deve rimanere tutto vergine e immacolato come era sino a 50anni fa? criticheranno pure se tolgono i cessi dalla pineta d serra venerdi.gli architetti criticassero la giunta x riqualificare l area invece di aggrapparsi ai morti del passato