PRIMO COMUNICATO STAMPA
Notte movimentata per i carabinieri del Comando Provinciale di Matera, conclusasi con un conflitto a fuoco con i malviventi che avevano tentato di rubare due camion. La banda in azione sembra essere sempre la stessa, quella della fatidica Audi A 4 di colore nero, che, da qualche tempo, imperversa nei territori delle province di Matera, Bari e Taranto, mettendo a segno numerosi furti di mezzi pesanti e autovetture di grossa cilindrata. Questa notte, però, le scorribande dei citati hanno avuto termine, in quanto, intercettati da una pattuglia dei carabinieri di Matera, hanno aperto il fuoco contro i carabinieri, che, subito, non intimoriti, hanno risposto con le armi in dotazione.
I fatti: nell’ambito di un predisposto servizio straordinario di controllo del territorio, finalizzato principalmente a prevenire il fenomeno dei furti di mezzi pesanti, i Carabinieri della Compagnia di Matera, dapprima nella nottata, i militari sono intervenuti presso la cava “Matera Inerti” sulla SS 7, dove ignoti avevano già danneggiato una betoniera con il tentativo di asportarla.
L’immediato allarme giunto sul 112 ed il tempestivo intervento delle gazzelle hanno costretto i rei a desistere dal loro intento e, dopo aver abbandonato il mezzo, a darsi alla fuga. Sono subito scattate le ricerche in tutto il territorio e, nelle prime ore dell’alba, i sospetti sono stati intercettati sulla S.P. 236, mentre, provenienti da Laterza, facevano rientro in Puglia. Gli stessi erano a bordo di un autocarro asportato in nottata a Ginosa e di un Audi A4 di colore scuro, più volte segnalata come auto sospetta, risultata rubata nel 2005 in provincia di Rimini. I malviventi, alla vista dei militari e di fronte all’intimazione dell’alt, hanno abbandonato l’autocarro e, a bordo dell’Audi, hanno tentato di investire il capoequipaggio che, solo per la sua prontezza di riflessi, è riuscito ad evitare il peggio e l’impatto.
Ne è scaturita una rocambolesca fuga con inseguimento in direzione di Santeramo, durante la quale i fuggitivi hanno esploso, fortunatamente invano, colpi di arma da fuoco in direzione dei militari che, subito, per nulla intimoriti, hanno risposto con le pistole in dotazione, riuscendo a colpire un pneumatico, costringendo i malviventi a fermare la corsa dell’auto.
I due occupanti, approfittando ancora del buio, sono fuggiti a piedi, nelle campagne circostanti. Da subito, sono scattate le ricerche, tuttora in corso, che vede impegnati gli uomini del Comando Provinciale di Matera e della locale Questura, i Carabinieri della Stazione di Santeramo, nonché un elicottero del 6° Elinucleo di Bari, che, utilizzando una tecnologia a raggi infrarossi per localizzare, attraverso le emissioni di calore dei corpi, i fuggitivi nelle campagne del comune dell’area interessata. L’auto dei banditi e il camion sono stati sequestrati e verranno sottoposti ad apposite verifiche per rilevare eventuali impronte.
Si ritiene che, con l’operazione di questa notte, i fatidici banditi dell’Audi A 4, per un po’ di tempo, si terranno lontani dalla provincia di Matera.
SECONDO COMUNICATO STAMPA
Lunedì 13 ottobre a Salandra (MT), personale della locale Stazione Carabinieri ha arrestato un pregiudicato 40enne del posto, già sorvegliato speciale e attualmente sottoposto alla misura cautelare dell’obbligo di presentazione alla p.g., perché responsabile di violenza, resistenza, minaccia a pubblico ufficiale, nonché per porto abusivo di armi o strumenti atti ad offendere.
L’uomo, che era già stato tratto in arresto dagli uomini della citata Stazione per numerosissime violazioni ai suoi obblighi di sorvegliato di P.S., nel primo pomeriggio di ieri, dopo aver aggredito per futili motivi, all’interno della propria abitazione, un pensionato 70 enne del posto, si era repentinamente allontanato, poiché messo in fuga da privati cittadini, giunti in soccorso del pensionato e, soprattutto, dal repentino intervento di una pattuglia della locale Stazione Carabinieri.
Mentre gli uomini dell’Arma confortavano e assistevano il 70 enne procedendo alla ricostruzione dei fatti, il pregiudicato, non pago, ritornava sul posto, ma questa volta brandendo, furente e pericolosamente, una accetta.
Nonostante la sua strenua resistenza e il suo stato di agitazione, veniva bloccato e disarmato: infatti l’arma veniva sequestrata e la successiva perquisizione personale permetteva, altresì, di rinvenire un coltello serramanico, anch’esso sottoposto a sequestro.
Una volta ricondotto alla ragione, veniva arrestato e accompagnato presso il carcere di Matera.