Il Consigliere Romaniello studia la legge
Riunito in quinta commissione consiliare permanente, vista la legge che abolisce una serie di figure e di enti strumentali regionali e sub- regionali e tra questi l’Ato- rifiuti ha pensato bene che la predetta legge andava studiata.
Vuoi vedere che la cosa può interessare anche la terza Commissione che si occupa anche di ambiente e della quale il suddetto consigliere è Presidente?
Non si sa mai.
Diciamo, per agevolare il lavoro di ricerca, che la legge nazionale è la n° 42 del 26 marzo 2010 che ha come obbiettivo il contenimento della spesa pubblica ed ha previsto, tra l‘altro, l’abolizione entro un anno dell’entrata in vigore degli Ato- Autorità Territoriale Ottimale.
La Regione Basilicata con legge del 2008 ha previsto la nascita di un solo Ato- Rifiuti e la soppressione dei due provinciali.
Ora c’è un commissario poi i compiti passeranno alla Provincie, certo per esiguità della popolazione le stesse potrebbero creare un coordinamento unico senza peraltro istituire un organismo
Occorre fare il punto su una situazione che non tranquillizza affatto; la raccolta differenziata in Basilicata in 5 anni è cresciuta solamente del 5% passando dal 4% ad un misero 9% ( fine 2009). Questo anno sembra aver avuto un certo incremento.
il D.Lgs n. 152/06 ( quello degli art 242 e 244 rimaneggiati ad uso e consumo da Fenice ed Arpab di Sigillito) ha fissato obiettivi puntuali da raggiungere in ogni ambito territoriale nell’arco di 6 anni dall’entrata in vigore dello stesso. Gli obbiettivi furono indicati in.: 35% entro il 31 dicembre 2006, il 45% per la fine del 2008 e per finire al 2012 con il 65%. I suddetti parametri sono stati rivisitati con la legge finanziaria del 2007 che stabilì delle ulteriori tappe intermedie , aumentando di 5 punti per ogni anno dispari; la UE ha dato scadenze diverse fino ad arrivare comunque tutti al 31 dicembre 2012 con il 65% di raccolta differenziata
Per completare il quadro diremmo che gli ultimi dati diffusi dall’Ispra dicono che la produzione dei rifiuti in Basilicata è passata dalle 237.261 tonnellate del 2004 alle 228.215 del 2008. La produzione procapite è passata dai 398 kg del 2004 ai 386 del 2008. e che la nostra regione, rispetto a tutte le altre, ha fatto registrare il più basso tasso di produzione procapite di rifiuti.
C’è qualcosa che non funziona perché la Munnezza. Coast to coast è un fatto noto e prescinde da qualsiasi legge
I comuni più virtuosi sono quelli del materano: Montescaglioso con il 65,3% di raccolta differenziata e quello di Montalbano Jonico con il 59,1%.
Matera dall’inizio dell’anno ha iniziato un nuovo tipo di raccolta che l’ha portata a quota 30% e nelle aree ove la raccolta è porta a porta tocca il 60%., molti comuni si stanno cimentando con la raccolta differenziata; solo Potenza con il suo hinterland è ferma e stiamo parlando di circa 120.000 abitanti pari ad oltre 1/5 della popolazione dell’intera Regione..
La via virtuosa è quella della raccolta porta a porta ma per fare questo occorrono investimenti anche se minimi , occorrono – perciò- risorse oltre che organizzazione.
E’ inutile fare esperimenti con un’azienda dove c’è un rapporto spropositato tra addetti indiretti e diretti, basta affidare il servizio, con un contratto chiaro, a chi questo lavoro lo fa da quasi mezzo secolo. Affidarsi alle cure di un Consiglio di Amministrazione , che pure costa, è inutile basta un dirigente, dipendente di una società che questa cose le sa fare e che si cura di ben organizzare il servizio e questi, nell’ambito del rapporto contrattuale definito con il Comune, mette mano alla materia.
Se occorrono delle risorse per organizzare il porta a porta queste si potranno reperire anche nell’ambito dei fondi Pisus o di fondi europei disponibili su altre azioni di intervento.
Un convegno organizzato nei primi giorni di Luglio dalla Provincia di Potenza servì per parlare di impiantistica e per dire mai più discariche
A distanza di tre mesi si riapre la discarica di Carpineto a Lauria , disco verde per la realizzazione della discarica di Genzano e di Atella ed allargamento dei volumi della discarica di Matera ( c’è qualcuno che si ostina a chiamarlo impianto di compostaggio) per dare corso all’ordinanza del Presidente della Regione del 28 Maggio 2010 ed ospitare, così, i rifiuti del comprensorio di Potenza.
A completare l’opera c’è ancora chi spera di rimettere in funzione la vecchia ferraglia meglio conosciuta come ’inceneritore di San Luca Branca..
Del resto il Prof. Masi che nei convegni parla di impiantistica passa il suo tempo, però, a progettare discariche o allargamenti di quelle già in funzione.
Il consiglio comunale di Cerignola, 60.000 abitanti, con voto unanime ha appena detto NO all’inceneritore del gruppo Marcegaglia e voluto del Presidente Vendola ,che lavora in maniera prodiga in tante altre amenità ambientali, mentre -da noi qui- il nostro Presidente di Commissione si mette a studiare la legge.
La Provincia di Matera sta lavorando alacremente al piano di rifiuti anche se c’è un notevole immobilismo in alcune parti dell’area jonica, in quel di Potenza cosa accade?
Certo quello dei rifiuti è solo uno dei problemi, c’è poi Fenice che brucia ed inquina allegramente senza controlli e non si sa in quale discarica siano avviate le ceneri e che sono rifiuti speciali; non tocchiamo il punto dolente delle estrazioni petrolifere perchè lì le leggi da studiare sono tante e non basta una intera legislatura.
Non ci resta che incrociare le dita e fare gli scongiuri.
Fortuna vuole che la figura dei Commissario è in forte ribasso
Pio Abiusi