In data odierna, nel territorio materano e tarantino, a conclusione di indagini condotte dai Carabinieri di Matera, con il supporto dei Carabinieri di Massafra e Castellaneta e l’ausilio di due unità cinofile antidroga del Nucleo di Tito e di un equipaggio del 6° Nucleo Elicotteri Carabinieri, è stata data esecuzione ad una ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal G.I.P. di Matera,su richiesta della Procura della Repubblica, nei confronti di 6 persone: i rumeni George Bujor, classe 1989, Marian Popa, classe 1991, Silviu Dorin, Lazorec, classe 1989, Cristi Marian Ciupala, classe 1991 e Petre Paun, classe 1971 e Francesco Fiorenti, classe 1978, residente a Massafra.
Si cercano altre due persone che fanno parte di questa organizzazione criminale, entrambe latitanti all’estero.
I particolari sono stati illustrati durante la conferenza stampa che ha coinvolto il comandante provinciale dei Carabinieri, Samuele Sighinolfi, il comandante della compagnia di Matera, Giuseppe Ianniello, il tenente Giovanni Gacomobello, comandante nucleo operativo radiomobile, il Procuratore del Tribunale di Matera, Pietro Argentino e il pm Maria Christina De Tommasi.
Il reato contestato è quello di associazione per delinquere finalizzata al furto di cavi in rame ed alla loro ricettazione (Artt. 416, 624, 625 e 648 C.P.) ed i provvedimenti sono stati eseguiti nei Comuni di Castellaneta (TA), Palagiano (TA) e Massafra (TA).
L’attività investigativa nasce in seguito alla commissione di numerosi furti di cavi di rame patiti a partire dal novembre 2017 dalla società Italcementi S.p.a. con sede in Matera, per poi svilupparsi fino ad accertare gli autori di furti commessi in danno anche e soprattutto delle tratte ferroviarie di proprietà della FSE (Ferrovie del Sud Est) presenti sul territorio pugliese ed è stata condotta dalla Sezione Operativa della Compagnia di Matera.
Le fasi successive delle attività di indagine hanno consentito di cristallizzare le responsabilità penali dei singoli appartenenti all’organizzazione criminale, dedita al furto dei cavi di rame ed alla loro successiva ricettazione, ed individuare il modus operandi della citata compagine distinto in base all’obiettivo da colpire. Infatti nel caso dei furti avvenuti in danno di capannoni di aziende, consisteva nel tranciare i cavi elettrici sotterranei, per poi privarli della guaina in gomma sul posto e recarsi nell’immediatezza dal soggetto incaricato di provvedere alla ricettazione. Nei casi in cui i furti sono invece avvenuti in danno della linea ferroviaria FSE, i criminali provvedevano prima a tranciare i cavi aerei per poi avvolgerli tramite uno strumento elettrico e caricarli su di un mezzo “quad” (idoneo a muoversi sia sulle rotaie che in terreni particolarmente accidentati).
Al sodalizio criminoso ha preso parte anche il titolare di un’azienda operante nel settore della raccolta di materiale ferroso ubicata a Massafra (TA), raggiunto da misura cautelare in carcere.
L’esecuzione ha portato alla luce le modalità e gli autori di 16 furti, commessi nell’arco temporale che va dal novembre 2017 al dicembre 2018, in cui sono stati trafugati circa 12.000 metri di cavi in rame del peso equivalente a circa 18.000 chilogrammi del valore di mercato di circa 100.000€, con danni per oltre il milione di euro.
Le indagini sono state coordinate dal Procuratore della Repubblica di Matera, Pietro Argentino, e dal pm Maria Christina De Tommasi mentre i provvedimenti cautelari sono stati emessi dal G.I.P. Rosa Angela Nettis.
L’importante operazione contro il fenomeno dei furti di cavi di rame è il frutto dello sforzo sinergico dei Carabinieri del territorio lucano con il fondamentale apporto delle Stazioni Carabinieri, imprescindibili presidi di sicurezza e legalità per i cittadini.
Il video dell’operazione dei Carabinieri
La fotogallery della conferenza stampa (foto www.SassiLive.it)