Abusivismo edilizio. A Matera il Corpo Forestale dello Stato denuncia l’esecuzione di interventi in un’area vincolata poichè di elevato pregio ambientale: erano in corso lavori abusivi di escavazione e livellamento della duna della spiaggia.
Il personale del Corpo Forestale dello Stato del Comando Stazione di Scanzano Jonico è intervenuto nel controllo sulla legittimità dei lavori che si stavano eseguendo su un’area costiera pubblica del Metapontino, di particolare pregio ambientale e per questo gravata da diversi vincoli di legge.
La zona oltre ad essere ricompresa in un sito di interesse comunitario è sottoposta a vincolo paesaggistico ambientale, idrogeologico e urbanistico- edilizio.
I lavori, sprovvisti delle prescritte autorizzazioni, consistevano nell’escavazione e livellamento di un’area ricompresa tra il rimboschimento ed il mare ed hanno determinato un’alterazione sostanziale e definitiva della zona.
La sabbia prodotta dagli scavi e dallo spianamento della spiaggia, stimata in diverse migliaia di metri cubi, era stata prelevata mediante l’ausilio di mezzi meccanici pesanti, quali ruspe, escavatori e camion e veniva trasportata altrove per utilità privata.
I responsabili delle società coinvolte nell’illecito sono stati deferiti all’A.G. per reati in materia urbanistico-edilizia; furto aggravato; distruzione e deturpamento di bellezze naturali.
L’operazione svolta rientra nell’ambito dei controlli predisposti per la tutela delle aree naturali, della repressione di quelle condotte che determinano situazioni di degrado della biodiversità degli ecosistemi costieri, concorrendo con i fattori di erosione della spiaggia.