La Polizia di Stato ha denunciato all’A.G. 4 individui per truffa. Si tratta di quattro distinti episodi risolti dagli investigatori del Commissariato di P.S. di Pisticci a seguito delle indagini svolte dopo la denuncia delle vittime.
I primi tre sono casi di truffa perpetrati in danno di persone che hanno effettuato acquisti attraverso Internet.
Una delle vittime è un minorenne pisticcese, raggirato da una cosiddetta “triangolazione”. La madre, che ha sporto la denuncia, ha raccontato che il figlio, dopo aver individuato su un sito di e-commerce un iPhone 5, ha preso contatti con il presunto venditore, a cui ha poi effettuato il pagamento della cifra pattuita attraverso una carta postepay. Il telefonino non è però mai arrivato.
Tra compratore e venditore si era infatti frapposto il truffatore che ha fatto credere al venditore di essere stato lui ad effettuare l’acquisto, ritirando quindi il telefono cellulare nel corso di un incontro presso la stazione di Bari. L’autore del reato è stato denunciato. Sono tuttora in corso indagini per chiarire la posizione del venditore.
Nel secondo episodio, l’acquirente ha raccontato di aver acquistato attraverso un sito web 100 pneumatici usati per un costo complessivo di 1.000 euro. Poi ha versato un anticipo di 500 euro tramite bonifico bancario, concordato per telefono con il venditore. Ma la consegna degli pneumatici non è mai arrivata e il venditore non risultava più contattabile al telefono.
Le indagini accuratamente svolte dalla Polizia hanno permesso di individuare il soggetto autore della truffa e di denunciarlo all’A.G.
Nel terzo caso di truffa telematica, la vittima ha raccontato di essere stata attratta, mentre navigava su Internet, da un’offerta di vendita di un iPhone Apple 4S. dopo aver concordato l’acquisto con il venditore, l’acquirente ha effettuato il pagamento pattuito tramite carta postepay. Dopo qualche giorno il pacco atteso è arrivato, ma invece del telefonino all’interno c’era un mattoncino. L’attività di indagine ha permesso di stringere il cerchio attorno ad un uomo residente a Messina, risultato tra l’altro non nuovo a raggiri simili, che è stato pertanto denunciato per truffa.
L’ultimo caso è quello di un’azienda produttrice di caschi per motociclisti, a cui si è rivolto un cliente che ha effettuato l’acquistato di 140 caschi al costo complessivo di 6 mila euro. Dopo averli caricati su un furgone con l’aiuto di altre due persone, l’acquirente ha rilasciato al venditore un assegno bancario dell’importo concordato.
Portato all’incasso, l’assegno è però risultato scoperto e quindi protestato. Le indagini hanno permesso di individuare l’uomo e di denunciarlo per truffa.
Dall’inizio dell’anno sono 7 le persone arrestate e 30 quelle denunciate per reati contro il patrimonio dal Commissariato di P.S. di Pisticci. Si raccomanda sempre di denunciare le truffe subite: ciò consentirà a qualificati operatori della Polizia di Stato, che annovera una specialità quale la Polizia Postale e delle Comunicazioni con competenze specifiche nel settore dei reati telematici, di svolgere le indagini del caso e di risalire ai responsabili assicurandoli alla giustizia.
Mag 08