Agenti di Polizia penitenziaria salvano la vita a detenuto colpito da infarto nel carcere di Melfi. Di seguito la nota inviata da Fp Cgil Potenza.
Nonostante le ormai note carenze di organico del personale di polizia penitenziaria che determinano condizioni lavorative difficili in tutte le carceri italiane e anche negli istituti penitenziari della nostra regione, i pochi agenti di polizia penitenziaria in servizio nel carcere di Melfi, nella notte del 13 ottobre scorso, hanno salvato la vita a un detenuto colpito da infarto.
Solo grazie al loro pronto intervento e al coordinamento della neo direttrice Maria Consiglia Affatato, il detenuto è stato trasportato celermente prima al nosocomio melfitano e poi al San Carlo di Potenza dove ha subito un urgentissimo intervento chirurgico. Oggi l’uomo sta bene grazie a quei pochissimi agenti in turno che non hanno esitato di fronte a una situazione di estrema urgenza.
Sono circa 200 i detenuti del carcere i Melfi e solo 120 gli agenti di polizia penitenziaria, che di notte si riducono a sole 6/7 unità, costretti ad effettuare turni massacranti di 12 ore, seguiti da 4 ore di riposo e da 8 ore di servizio notturno.
Situazione non più tollerabile a causa della grave carenza di organico, da noi più volte evidenziata, che si aggira intorno al 30% e che non può che determinare le precarie condizioni in cui espletano la loro attività i nostri agenti di Polizia Penitenziaria. Uomini e donne che, nonostante tutto, si sacrificano per fare il loro lavoro fino in fondo e per garantire a chi è costretto a vivere in reclusione una vita dignitosa e tutti i diritti inalienabili di ogni essere umano.