I Carabinieri del Comando Stazione di Nova Siri Scalo, in provincia di Matera, nel corso di un servizio automontato di controllo del territorio finalizzato alla prevenzione e repressione dei reati in genere, hanno tratto in arresto V. C. C. (classe 1973), incensurato, nella flagranza dei reati di atti persecutori, lesioni gravi, porto illegale di strumenti atti ad offendere consumati in danno della moglie dalla quale è legalmente separato e del nuovo compagno di quest’ultima.
Venerdì 10 maggio 2013, alle ore 11 circa, la pattuglia che stava effettuando nel Comune di Nova Siri Scalo mirati controlli finalizzati alla prevenzione dei reati predatori, veniva allertata dalla Centrale Operativa della Compagnia Carabinieri di Policoro in ordine ad una aggressione in atto nel centro urbano di Nova Siri Scalo, sulla pubblica via, in danno di una coppia da parte di un uomo armato di un tubo di ferro della lunghezza di circa 50 centimetri, cui era seguita una violenta colluttazione. Gli operanti si portavano immediatamente sul luogo, dove, pochi minuti prima del loro arrivo, l’arrestato, dopo aver atteso l’uscita dall’abitazione dei genitori del compagno della sua ex moglie, aveva sferrato un brutale attacco alla coppia, colpendo ripetutamente alla testa l’uomo con il citato tubo di ferro e poi dopo aver avvicinato a se la testa della vittima, gli aveva morso l’orecchio destro asportandogli l’elice del padiglione auricolare, cagionandogli lesioni personali volontarie guaribili in 21 giorni.
Successivamente, l’uomo colpiva anche la sua ex moglie intervenuta per togliergli il tubo di ferro scaraventandola per terra, calpestandola e mordendole le braccia, cagionandole lesioni personali guaribili in trenta giorni, con l’aggravante di aver commesso i fatti in danno del coniuge legalmente separato, di persone offese dal reato di atti persecutori, con premeditazione e cagionando lo sfregio permanente del viso della vittima di sesso maschile. I fatti delitto hanno fatto seguito ad alcune denunce sporte dalle odierne vittime per le reiterate minacce e molestie poste in essere da V. C.C. (classe 1973) a decorrere dal 2012, che hanno cagionato alla moglie legalmente separata e al suo nuovo compagno un perdurante e grave stato di ansia e di paura, ingenerando in loro il fondato timore per la loro incolumità e costringendoli ad alterare le loro abitudini di vita, mostrandosi guardinghi quando si accompagnavano per evitare qualsivoglia reazione da parte dell’arrestato, così come accaduto nel brutale epilogo del 10 maggio 2013.
Il tempestivo e assai qualificato intervento del personale del Comando Stazione di Nova Siri Scalo, capeggiato dal Comandante di Stazione, vista gravità dei fatti, consentiva nelle ore successive di ricostruire interamente e in modo dettagliato la vicenda delittuosa, nonché di trarre in arresto il reo nella flagranza dei sopra citati reati, valutate tutte le testimonianze acquisite dalle vittime e dalle persone presenti ai fatti. Le operazione si concludevano alle prime ore di sabato 11 maggio 2013 con la traduzione dell’arrestato presso la Casa Circondariale di Matera su disposizione del Sostituto Procuratore della Repubblica di Matera, Annunziata Cazzetta, che successivamente avanzava richiesta di convalida dell’arresto al Tribunale di Matera. Il 13 maggio 2013 il Giudice delle Indagini Preliminari del Tribunale di Matera, Angela Rosa Nettis, valutata la gravità dei fatti e l’incensuratezza del reo, convalidava l’arresto e applicava a V. C. C. (classe 1973) la misura cautelare degli arresti domiciliari. L’operazione certifica l’impegno dell’Arma nell’intensificazione dell’attività di controllo del territorio finalizzato alla prevenzione e repressione dei reati nel Comune di Nova Siri.
Policoro: lite tra cittadini rumeni finisce in tragedia. Carabinieri arrestano un aggressore.
I Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile del Comando Compagnia di Policoro, nel corso di un mirato servizio di pattuglia automontato finalizzato al controllo del territorio, hanno tratto in arresto in flagranza del reato di lesioni personali aggravate il cittadino rumeno P. V. C. (classe 1977), incensurato.
Venerdì 10 maggio 2013, alle ore 22 circa in Policoro, un equipaggio del Pronto Intervento 112 interveniva presso la locale villa comunale a seguito della segnalazione di una lite animata tra stranieri in corso presso quel luogo pubblico.
I militari giunti sul posto constatavano che a seguito di una lite scaturita per futili motivi tra cittadini rumeni, tutti residenti e/o domiciliati nel Comune di Policoro, un uomo era rimasto gravemente ferito ed era stato soccorso da personale del 118. Immediatamente si avviavano le attività di indagine volte a ricostruire l’intera vicenda e ad assicurare gli autori del delitto. Pertanto, con non poche difficoltà connesse alla comprensione della lingua italiana, si raccoglievano le testimonianze di tutti i presenti ai fatti. Così, si accertava che a seguito di un litigio verbale sorto tra due rumeni poiché uno dei due aveva avanzato degli apprezzamenti all’indirizzo della fidanzata dell’altro, il padre e lo zio dell’ammiratore, avevano aggredito fisicamente il fidanzato della ragazza. A quel punto P. V. C. (classe 1977), chiamato in causa da alcuni degli originari contendenti per prendere le difese di uno di essi, piuttosto che dirimere in modo pacifico la controversia, colpiva la sua vittima con inaudita violenza non calibrando la sua notevole forza fisica (trattasi di individuo assai muscoloso) con un pugno sferrato in testa da tergo, continuando ad infierire quando l’uomo era ormai privo di sensi per terra. In conseguenza dell’attacco subito, la vittima riportava lesioni giudicate inizialmente guaribili in gg. 40 s.c. dai sanitari dell’Ospedale Civile di Policoro e successivamente veniva ricoverata al San Carlo di Potenza in prognosi riservata. In forza di quanto accertato P. V. C. (classe 1977) veniva tratto in arresto nella flagranza del reato. Le operazione si concludevano alle prime ore di sabato 11 maggio 2013 con la traduzione dell’arrestato presso la propria abitazione in regime di arresti domiciliari su disposizione del Sostituto Procuratore della Repubblica di Matera, Annunziata Cazzetta che successivamente avanzava richiesta di convalida dell’arresto al Tribunale di Matera. Lunedì 13 maggio 2013 il Giudice delle Indagini Preliminari del Tribunale di Matera, Angela Rosa Nettis, valutata la gravità dei fatti e la pericolosità del reo, convalidava l’arresto e confermava a P. V. C. (classe 1977) l’applicazione della misura cautelare degli arresti domiciliari.
L’operazione certifica l’impegno dell’Arma nell’intensificazione dell’attività di controllo del territorio finalizzato alla prevenzione e repressione dei reati nel Comune di Policoro.