I Carabinieri del Comando Stazione di San Giorgio Lucano, coadiuvati dal personale delle Stazioni Carabinieri di Colobraro, Policoro e del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Policoro, hanno tratto in arresto in flagranza di reato G. A. (classe 1987), un giovane agricoltore, incensurato, residente nel Comune di San Giorgio Lucano, per il delitto di lesioni personali volontarie aggravate, a seguito di una lite scaturita per futili motivi.
In particolare, alle ore 11 circa di domenica 13 ottobre il personale del Comando Stazione è intervenuto a seguito della richiesta di soccorso di un cittadino di Valsinni che si era recato presso la Guardia Medica di quest’ultimo Comune per farsi medicare, riferendo che poco prima, nel territorio di San Giorgio Lucano, Contrada Sodano, tre soggetti avevano brutalmente aggredito lui e i suoi due compagni tutti residenti in Rotondella, i quali si erano recati in quella località, dopo aver asseritamente pagato l’affitto per quei terreni ad un agricoltore di San Giorgio Lucano, al fine di raccogliere funghi su tali superfici. L’uomo contestualmente riferiva che i tre soggetti, dopo aver richiesto a quale titolo si trovassero su quei terreni, li hanno aggrediti brutalmente con bastoni in legno ed almeno un arma da taglio. I militari del Comando Stazione di San Giorgio Lucano, coordinati dalla Centrale Operativa del Comando Compagnia Carabinieri di Policoro e supportati dai colleghi della Stazione Carabinieri di Colobraro, si portavano immediatamente in contrada Sodano, caratterizzata da territorio piuttosto impervio, ove immediatamente dopo aver collaborato ai soccorsi da parte del personale del 118 dei due soggetti feriti, avviavano le attività di indagine finalizzati alla ricostruzione dell’intera vicenda. Infatti, mentre personale del Comando Stazione Carabinieri di Policoro escuteva presso l’Ospedale Giovanni Paolo II le vittime, le quali riferivano una descrizione piuttosto dettagliata dei loro aggressori, sporgendo contestualmente denuncia, gli operanti si portavano presso le abitazioni di questi ultimi dove rintracciavano e traevano in arresto G. A. (classe 1987), valutata la sua pericolosità sociale e la gravità del fatto, nella flagranza del delitto di lesioni personali volontarie aggravate dai futili motivi ne dall’uso di armi, mentre i suoi due complici si erano già resi irreperibili. Inoltre, nei pressi della scena del crimine, nelle vicinanze di una grande quercia, gli investigatori rinvenivano e sequestravano un pezzo di bastone di legno sporco di sangue, utilizzato dai rei. Le parti offese riportavano lesioni personali giudicate guaribili in trenta giorni con ricovero e otto giorni dai sanitari dell’Ospedale Civile di Policoro e cinque dalla Guardia Medica di Valsinni. Le operazioni si concludevano alle ore 20.00 circa di domenica 13 ottobre, quando l’arrestato, espletate le formalità di rito, veniva tradotto presso la propria abitazione in regime di arresti domiciliari su disposizione del Sostituto Procuratore della Repubblica di turno presso la Procura di Matera, Dr.ssa Anna Franca Ventricelli. In data odierna il Tribunale di Matera, Ufficio del Giudice per le Indagini Preliminari, nella persona del Dr. De Benedictis convalidava l’arresto applicando a G. A. (classe 1987) la misura cautelare degli arresti domiciliari.