L’Ordine dei medici e chirurghi della provincia di Matera si costituirà parte civile nel procedimento in corso al Tribunale di Matera che vede coinvolto il medico Dino Trentadue, vittima di un’aggressione avvenuta l’1 settembre 2017 da parte di un assistito che gli aveva procurato gravi lesioni dopo aver richiesto al medico l’attestazione di false dichiarazioni per il rilascio della patente. Il 3 novembre scorso Trentadue aveva espresso amarezza per l’assenza registrata in Tribunale nell’udienza preliminare da parte dell’Ordine dei medici ma il nuovo presidente dell’Ordine, Severino Montemurro, in una nota chiarisce. “Non abbiamo mai pensato di non essere accanto al nostro iscritto Dino Trentadue. Infatti il consiglio direttivo nella seduta del 18 ottobre scorso aveva deliberato di costituirsi parte civile nel procedimento. Purtroppo i tempi ristretti non ci hanno permesso di espletare le procedure per l’affidamento al nostro legale del caso in questione. La legge consente di farlo anche in fase dibattimentale e quindi saremo al fianco del nostro iscritto. Peccato che non siamo riusciti a comunicare la nostra intenzione al diretto interessato, in questo modo si sarebbero evitate inevitabili incomprensioni. ” Il nostro obiettivo era e resta quello di difendere il collega Dino Trentadue,che ha subito una aggressione per difendere la deontologia professionale. L’Ordine difende deontologia e professionalità di tutti gli iscritti, ma è impegnato anche negli aspetti dell’aggiornamento professionale e negli eventuali casi di contenzioso, per esempio, nel rapporto tra enti e iscritti. L’ Ordine deve occuparsi, inoltre, della salute dei cittadini. Ci costituiremo parte civile e rafforzeremo questo impegno con una giornata di sensibilizzazione, nell’ambito di Matera 2019,contro le aggressioni e intimidazioni nei confronti dei medici, sia verbali che fisiche. Non devono accadere”.
Nella fotogallery Dino Trentadue e Severino Montemurro