Rispetto alla media degli ultimi 20 anni in Basilicata, nel periodo tra luglio 2019 e giugno 2020, “si evidenzia una riduzione delle notizie di reato iscritte pari al 14,8%, una riduzione delle definizioni del 18,8% e una riduzione delle pendenze al 36,4%”: confrontando i dati riferiti all’anno precedente con quelli attuali emerge che le sopravvenienze sono diminuite dello 0,6%, le definizioni del 3,2%, mentre le pendenze sono aumentate del 2,9%.
È uno dei passaggi dell’intervento del procuratore generale presso la corte d’Appello di Potenza, Armando D’Alterio, nel corso della cerimonia di inaugurazione dell’anno giudiziario.
Le richieste di misure cautelari personali sono state 343: ne sono state messe 290, con una percentuale di accoglimento del 84,5%.
Il tempo medio di decisione sulle richieste di misura cautelare personale è stato di circa dieci giorni nel circondario di Potenza, 5 in quello di Matera e 20 a Lagonegro (Potenza).
Per quanto riguarda le tipologie di reato il numero del maggiore riguarda le frodi informatiche, seguite dai reati tributari e dalle frodi comunitarie.
“L’analisi dei dati – ha detto il procuratore – evidenzia dunque un incremento delle pendenze, che tuttavia risulta lieve a fronte della necessitata riduzione dell’attività giudiziarie quale misura di contrasto alla diffusione del virus”.