“La decisione del Gip del tribunale di Foggia è un’importante vittoria non solo personale ma di tutti coloro che da anni si battono con la schiena dritta per garantire ai consumatori un grano salubre e di qualità. La tutela della salute e dall’ambiente è da sempre il faro della mia attività politica. Sono quindi felice che da oggi abbiamo una leva giuridica in più con cui contrastare le perniciose pratiche di mischiare il grano italiano con quello estero, non di rado recante sostanze nocive per la salute”.
Lo ha dichiarato il senatore Saverio De Bonis, del Gruppo Misto, nel commentare la decisione del Gip Manuela Castellabate di procedere all’archiviazione della querela per diffamazione per alcuni articoli apparsi sul sito dell’associazione GranoSalus, di cui il senatore è presidente, e riguardanti Italmopa, associazione industriali mugnai d’Italia, e la Molino Casillo S.p.A. Con questa ordinanza è stato insomma stabilito che il senatore De Bonis non diffamò né l’una né l’altra.
“Nello specifico – spiega De Bonis – il giudice nell’ordinanza di archiviazione ha effettuato una distinzione tra il diritto di cronaca e il diritto di critica, garantito dall’art. 21 della Costituzione, riconoscendo a mio favore l’applicazione della scriminante prevista dal codice penale (art. 51 c.p.). Dunque le mie affermazioni, volte a censurare l’annosa pratica di mischiare il grano italiano con il frumento estero (ricco di glifosato e di altre sostanze nocive per i malcapitati consumatori), non integrano il reato di diffamazione”.
Soddisfazione da parte degli avvocati di GranoSalus, Francesco Di Cionmo e Giuseppe Dalfino, che hanno ottenuto la vittoria anche in sede amministrativa e civile.
Il senatore De Bonis, in sede penale, è stato difeso dagli avvocati Francesco Delli Carri e Luigi Iosa, che sono pienamente d’accordo con l’importante principio di diritto sancito dal Tribunale di Foggia, in linea con la costante giurisprudenza di Cassazione.