In Marconia di Pisticci un uomo di 35 anni, residente in Montalbano Jonico, veniva tratto in arresto
perché ritenuto responsabile di violenza privata aggravata e lesioni personali nei confronti
della sua ex ragazza.
L’indagato si era recato presso il luogo di lavoro della sua ex e quì, sotto la minaccia di una pistola ad aria compressa di libera vendita, la costringeva a seguirlo, in un vicino casolare abbandonato, al fine di chiarire il rapporto sentimentale da poco interrotto.
Solo l’intervento di alcune colleghe di lavoro della ragazza faceva desistere dall’intento l’aggressore che si dava alla fuga nelle campagne circostanti. La ragazza denunciava l’accaduto ai Carabinieri di Marconia, i quali ricercavano il ragazzo e una volta rintracciato veniva arrestato perché ritenuto responsabile dei due pesanti capi d’imputazione, atteso anche il rinvenimento dell’arma utilizzata che veniva debitamente sequestrata. Oggi giudizio per direttissima e condanna con rito patteggiato alla pena di mesi otto.
In Pisticci, durante l’esecuzione dei controlli giornalieri operati dal personale della Compagnia CC. di Pisticci, unitamente ai militari del locale Comando Stazione, operanti nel centro abitato della cittadina Jonica, veniva arrestato un pregiudicato di 25 anni, sorvegliato speciale di Pubblica Sicurezza, con obbligo di dimora in quel Comune, perché violava più prescrizioni del provvedimento impostogli dall’Autorità Giudiziaria.
L’odierno indagato, negli ultimi tempi, era stato più volte segnalato all’Autorità Giudiziaria da parte dei Carabinieri, perché non ottemperava alle prescrizioni impostegli, ovvero, di vivere onestamente, di rispettare leggi dello Stato e di non dare ragione alcuna di sospetti in ordine alla propria condotta.
Il sorvegliato speciale ritenendo di farla in barba alla legge, arbitrariamente si accompagnava
con altri pregiudicati della zona e non rispettando gli orari di rientro ed uscita dalla propria
abitazione.
La decorsa notte, accertata, una ennesima inosservanza alle prescrizioni cui è sottoposto perché non veniva trovato all’interno della sua abitazione in un orario in cui non gli era consentito allontanarsi, ricercato e, successivamente tratto in arresto.