Arresti Ruoti, Summa (Cgil Basilicata): “Il malaffare nella gestione della cosa pubblica condiziona pesantemente il mondo del lavoro, determinando costi e livelli occupazionali. Da tempo denunciamo nell’indotto di Melfi lo sfruttamento dei lavoratori,
risultato anche di un cattivo sistema di appalti e sub appalti”. Di seguito la nota integrale.
“Gli arresti di oggi relativi alle vicende che hanno interessato il Comune di Ruoti e non solo, allargandosi all’imprenditorialità lucana e alle funzioni di chi opera nelle pubbliche amministrazioni, attesta come ormai il malaffare sia entrato nella gestione della cosa pubblica in Basilicata, infettata anche dalle modalità di appalto e sub appalto delle multinazionali e non solo”.
È quanto afferma il segretario generale della Cgil Basilicata, Angelo Summa.
“È da tempo che nel settore della componentistica nell’indotto di Melfi – continua Summa- vige un sistema di appalti e sub appalti che droga i costi e condiziona i livelli occupazionali, determinando uno sfruttamento dei lavoratori che vedono peggiorare le loro condizioni, come testimoniato dalla nostre continue denunce sindacali.
La mafia – precisa il segretario della Cgil lucana – non è solo spaccio, estorsione o riciclaggio, ma è anche il controllo della gestione amministrativa e degli appalti, che in Basilicata invade settori importanti e strategici, che fanno acquolina a molti: petrolio, rifiuti, energia.
Fiduciosi nel lavoro della magistratura – conclude Summa – non possiamo non sottolineare come, in vicende come questa, sia di vitale importanza il coraggio di chi denuncia e resiste”.
Potenza, 8 febbraio 2022