Assemblea generale nella sala riunioni della Questura di Matera promossa dalla segreteria provinciale di Matera del SIULP (sindacato italiano unitario lavoratori polizia). Al tavolo il segretario generale nazionale Felice Romano, il segretario nazionale Innocente Carbone ed i segretari regionali e provinciali di Puglia e Basilicata. All’evento hanno partecipato, tra gli altri, il Questore della provincia di Matera Paolo Sirna e i dirigenti dei presidi di Polizia di Basilicata.
Durante l’incontro sono stati affrontati argomenti di attualità e di grande interesse tra cui, la chiusura dei presidi di Polizia in basilicata, l’unificazione dei corpi di Polizia, la legge di stabilità. Di seguito la relazione presentata nel corso dell’assemblea da Vito Cicirelli, segretario generale provinciale del SIULP.
Saluto il Segretario generale Felice Romano, ringraziandolo per aver accolto il mio invito a tornare a Matera e un grazie al Segretario Nazionale Innocente Carbone
Segretario siamo orgogliosi di riaverti a Matera, non solo perché rappresenti ai massimi livelli il SIULP e l’intera categoria dei lavorati di Polizia, ma adesso lo posso dire, anche degli ex lavoratori di Polizia, cioè di quei colleghi che andando in quiescenza possono ancora far parte del SIULP e continuare a credere in quegli ideali che hanno coltivato nel SIULP per tanti anni, facendo sindacato col massimo impegno.
Ed è proprio per non perdere il loro bagaglio culturale, sindacale e di appartenente alla Polizia che siamo sempre più convinti che continuare ad averli tra noi non può che far bene a tutti i colleghi in servizio e non.
Saluto anche il signor Questore di Matera, dott. SIRNA, i funzionari presenti i quadri sindacali Siulp di Matera, di Potenza e di tutta la Basilicata.
Un caloroso ringraziamento al segretario regionale della Puglia, ai Segretari generali delle province pugliesi, ai segretari CISL di Basilicata, al Segretario Regionale FNS CISL e agli organi di stampa, che hanno raccolto l’invito a testimoniare pubblicamente l’incontro.
A tutti i colleghi presenti un grazie per la loro partecipazione a questa assemblea che è stata indetta e vuole essere l’occasione per un confronto sulle tematiche di interesse ed un aggiornamento dello stato dei lavori sulle questioni che attengono l’intera categoria.
Matera come ho piùvolte detto, per lunghi anni era conosciuta come una piccola cittàdell’entroterra lucano che offriva poco e quel poco era confinato nel mondo agricolo; per il nostro Dipartimento Matera era conosciuta per avere una Questura molto sindacalizzata, volendo forse accostare il termine ad un giudizio negativo.
Per fortuna i tempi cambiano e a Matera sono cambiati in meglio; la città e l’intera provincia hanno avuto quella visibilità che meritavano e la Questura è da tempo un luogo che i colleghi apprezzano.
Gli eventi che si sono susseguiti hanno portato, non solo la città, ma anche la Questura, all’attenzione dei mass-media, non per le classiche e ormai scontate cronache giudiziarie, ma per i riconoscimenti loro attribuiti.
Matera, oltre ad essere stata nominata città capitale europea della culturadel 2019, recentemente ha ospitato la festa di fine anno, trasmessa in diretta rai ed è meta sempre più di politici, autorità e gente comune.
E’ considerata una delle città più sicure d’Italia e con una discreta qualità della vita.
Uno dei massimi esponenti del Ministero dell’Interno, il vice Ministro dell’Interno Sen. BUBBICO è materano e con lui tanti altri illustri politici che hanno ricevuto incarichi prestigiosi in sede parlamentare.
Tutto questo, però, caro segretario, costa tanti sacrifici, non solo per i cittadini ma anche e soprattutto per i poliziotti, i quali devono garantire che iniziative edeventi mondani, culturali e religiosi, trovino una giusta collocazione con la sicurezza.
In occasione direcenti grandi eventi, grazie alle impeccabili capacità organizzative della Questura,siamo riusciti agarantire che tutto si svolgesse nel migliore dei modi.
L’impegno dei colleghi è stato massimo ed è costato tanto, poiché per quei servizi dedicati è stato chiesto loro un ulteriore sacrificio, cioè quello di privarsi delle ferie e di trascorrere le festività lontani dai propri cari.
Ma il sacrificio non si ferma qui, poiché l’impegno profuso nel quotidiano e l’attaccamento al dovere da parte di tutti i colleghi della provincia di Matera, lo si nota in modo tangibile con i servizi di prevenzione, quelli di repressione e con le attività dei vari settori della Questura.
E’ proprio durante un servizio di prevenzione sul treno Roma – Firenze che rimase ucciso, per mano delle Brigate Rosse, il collega Emanuele Petri, Sovrintendente Capo della Polizia di Stato e Medaglia d’oro al valor civile; domani ricorre il XIII anniversario della sua morte.
A lui si aggiunge la recente scomparsa durante un servizio di ricerca del collega sommozzatore Rosario Sanarico; purtroppo il tributo che paghiamo rimane alto.
Con lo stesso organico di sempre vengono garantiti anche i servizi di scorta e vigilanza al vice ministro dell’Interno e alle numerose personalità che sempre più giungono a Matera.
E’ paradossale che da una parte Matera gode di ampio interesse sociale, culturale e politico e dall’altra la sua Questura continua ad avere un organico sempre più ristretto.
Le difficoltà a garantire i servizi di Polizia non si fermano solo all’organico esiguo, ma anche a questioni geografiche.
Matera, non ha un collegamento su rotaie di tipo statale che possa collegare la Puglia; in passato iniziarono i lavori per una tratta delle ferrovia delle Stato che potesse collegare il capoluogo alla fascia ionica, ma a metà dei lavori tutto si è fermò; dopo tanti soldi spesi è rimasta una delle grandi opere incompiute.
Non ha un istituto giudiziario per minori; non ha, o meglio, non ha più,una sezione femminiledi detenzione inframuraria; non ha un ufficio distaccato della Procura distrettuale, la cui sede dista oltre 100 km da qui; non ha una rete autostradale e sulla ss. 407 Basentana che collega Matera a Potenza, si continua a morire.
Per entrare nello specifico,la Questura non ha più da tempo un poligono di tiro; quello collocato all’interno alla Questura è fuori uso da tempo e i colleghi per esercitarsi devono elemosinare piccoli spazi presso gli altri poligoni della Puglia o nei poligoni dei Carabinieri e di altri corpi di Polizia dislocati in Provincia.
Ci auguriamo che con l’avvicinarci al 2019, anno del grande evento culturale di interesse europeo, da più parti, ma soprattutto chi ne ha la responsabilità, riconosca che alla Questura di Matera occorrono altri poliziotti. Mi risulta che il Questore ha già provveduto a richiedere l’assegnazione di altro personale di Polizia.
Chiedo a te, Felice, di fare altrettanto, adoperandoti in maniera decisa e diretta per lo stesso scopo, affinchè l’impegno sinergico messo in campo e l’interesse per la questione, contribuiscano a conseguire il risultato finale.
Perché altro personale arreca tanti vantaggi: da una parte aiuta a migliorare la qualità della sicurezza che non può essere solo percepita ma anche visibile; dall’altra contribuisce ad alleggerire quella pressione esercitata dai tanti servizi di Polizia che quotidianamente dobbiamo svolgere.
Anche se, purtroppo, sappiamo bene che questa richiesta confligge con la politica governativa, tendente a ridimensionare la pianta organica della Polizia di Stato.
Bene hai fatto a restituire al mittente una bozza di riordino delle carriere che non gratificava adeguatamente le nostre qualifiche più basse.
Hai contribuito, in modo determinante, a garantirci la tutela dei diritti sindacali, ad ottenere lo sblocco del tetto salariale, all’aumento di circa mille euro annui sui nostri stipendi, alla valorizzazione dei nostri dirigenti, allo stanziamento di ulteriori somme per il riordino delle carriere, ad evitare ulteriori danni sulle nostre pensioni, a ridare dignità al personale in quiescenza e tanto altro ancora.
Risultati di cui vai personalmente fiero e che fanno sentire tutti noi orgogliosi.
Segretario, sono tante le volte che ti abbiamo invitato a Matera e ogni volta hai sempre accettato con piacere, non facendo mai mancare il tuo contributo di uomo, di amico, di poliziotto e di sindacalista.
Per questo, nel riconoscereil tuo incondizionato impegno esicuro di interpretare i sentimenti dei nostri dirigenti sindacali e, volendo osare, anche di tutti i colleghi, voglio consegnarti questa targa ricordo, quale segno tangibile del nostro affetto.
Vito Cicirelli, segretario generale provinciale SIULP
La fotogallery dell’assemblea del SIULP