Nell’ambito dell’attività di controllo disposta dal Questore di Potenza, personale della Polizia di Stato in servizio presso la Squadra Amministrativa della Divisione P.A.S., a seguito di un controllo effettuato presso il centro commerciale “Lucania” sito nell’area industriale di Tito Scalo (Potenza), ha segnalato in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Potenza il titolare di una società di Formia (LT) ed un suo dipendente, perché responsabili, in concorso tra loro, del reato previsto dagli articoli 110 codice penale, 133 e segg. T.U.L.P.S., in relazione all’art.140 del T.U.L.P.S., poiché predisponevano ed effettuavano un servizio di vigilanza “antitaccheggio”, in un negozio del polo commerciale, senza essere in possesso delle previste autorizzazioni prefettizie.
Nel corso del controllo, gli operatori della Polizia di Stato riscontravano la presenza nei pressi dell’uscita di un negozio di abbigliamento e calzature del centro commerciale, di un “vigilante” abusivo, privo del decreto di guardia giurata rilasciato dal Prefetto, mentre svolgeva il servizio di vigilanza “antitaccheggio”, per scongiurare l’eventuale impossessamento di beni da parte di malintenzionati.
Le indagini continuano, per verificare la presenza di eventuali ulteriori “vigilantes” abusivi impiegati nel centro commerciale.
L’avvocato Angela Caprio ha inviato una nota che riportiamo di seguito
La società appaltante è titolare di regolare licenza di vigilanza ed investigazione. Pertanto le attività svolte sono assolutamente in linea con le autorizzazioni statali e la vigente normativa. Si precisa che l’attività in svolgimento, pur non essendo “antitaccheggio” è regolarmente autorizzata. Nell’occasione il dipendente stava svolgendo attività regolare di servizi fiduciari e precisamente attività di smagnetizzazione del codice a barre, attività lecita, legittima e conforme all’appalto con precisa strumentazione. Il materiale oggetto di sequestro è stato: tesserino personale del dipendente e rilevatore portatile RF/ smagnetizzatore. Il personale in forza non è dotato di diversa strumentazione di lavoro.
II legale rappresentante della società T&R, che sottoscrive la presente, nel diffidarVi alla rettifica immediata degli articoli pubblicati, attende fiducioso l’esito delle indagini sui corpi di reato che sicuramente ed immediatamente chiariranno l’errata ricostruzione dei fatti nonché l’errata identificazione dell’apparecchio sequestrato al dipendente operata dagli agenti accentratori, che, come detto, erroneamente hanno ritenuto che il presidio fosse un Metal-detector piuttosto che semplice smagnetizzatore di placca. Si attende fiduciosi riscontro.