L’avvocato Angela Maria Bitonti (Asgi – Associazione Studi Giuridici Immigrazione) della Basilicata in una nota denuncia l’illegittimità dei bandi comunali per i contributi sui canoni di locazione perchè ritenuti discriminatori. Di seguito la nota integrale.
E’ incostituzionale imporre agli stranieri il requisito di lungo-residenza per accedere al fondo di sostegno all’affitto. Lo aveva stabilito già nel 2018 con sentenza la Corte costituzionale ma come sempre è necessario intervenire per ripristinare la legalità.
La Corte, infatti, ha bocciato l’articolo 11, comma 13, del decreto legge del 2008, in cui era previsto che per accedere al “Fondo sostegno affitti” gli immigrati extracomunitari dovessero essere residenti in Italia da almeno dieci anni o da almeno cinque in una stessa regione. In particolare la Corte Costituzionale ritiene che i requisiti della residenza previsti dalla legge del 2008 abbiano “una durata palesemente irragionevole e arbitraria, oltre che non rispettosa dei vincoli europei.
La regione Basilicata, ignorando completamente la ridetta Sentenza, con Delibera di Giunta n.359 del 27.05.2020, richiamando la DGR del 15.12.2014 n.1546, ha previsto, tra i requisiti di accesso al bando pubblico, per i cittadini di paesi Terzi la residenza di almeno dieci anni nel territorio nazionale ovvero di cinque anni nel territorio della regione.
La superficialità dimostrata e la scarsissima attenzione posta nei confronti di tanti cittadini appartenenti a paesi extraUE che pure vivono e lavorano in Italia contribuendo al benessere di questo Paese è inaccettabile da parte di una regione che ha sempre mostrato di essere accogliente e di voler integrare cittadini di altri Paesi.
La sentenza, del tutto ignorata, non solo riafferma un principio fondamentale di uguaglianza tra italiani e stranieri, ma mette per l’ennesima volta un freno alle scelte politiche che puniscono coloro che si spostano tra una regione e l’altra alla ricerca di condizioni migliori.
I Comuni della regione nel predisporre i bandi di partecipazione al sostegno avrebbero dovuto disapplicare la delibera della regione nella parte in cui limita il beneficio ancorandolo a criteri discriminatori per alcuni individui. Al contrario riprendendo pedissequamente la lettera del provvedimento regionale, stanno di fatto escludendo centinaia di aventi diritto.
L’ASGI – sezione Basilicata- rappresentata dall’avvocato Bit0nti e l’associazione Lunaria chiedono di modificare immediatamente i requisiti di accesso con la conseguenza che, in mancanza, si procederà ad adire le vie giudiziarie per la tutela dei tantissimi esclusi dai bandi.