Nella serata di domenica 4 dicembre, intorno alle 19,40, la Polizia Penitenziaria in servizio al carcere minorile di Potenza ben coordinato dal Comandante di Reparto e altro personale libero dal servizio intervenuto da casa, con non pochi rischi per la propria incolumità personale, ha evitato il trascendere di un tentativo di rivolta agito da tre detenuti stranieri ristretti presso l’Istituto.
I tre detenuti minorenni hanno completamente messo a soqquadro il carcere minorile tanto che si sono barricati all’interno delle celle. Nel porre in atto la manifestazione di protesta ed il danneggiamento, i detenuti invitavano altri reclusi ad emulare i loro comportamenti, senza raccogliere adesioni tra altri ristretti. Il personale è intervenuto in forza e due di loro sono stati aggrediti con una prognosi che va dai tre giorni ai sette giorni.
La Polizia Penitenziaria ancora una volta ha mostrato eccezionale professionalità e scrupolosa attenzione nell’espletamento dei compiti affidati e ci si augura che chi di dovere sappia riconoscere adeguatamente il merito al personale intervenuto.
Leo Beneduci, Segretario Generale O.S.A.P.P. (Organizzazione Sindacale Autonoma Polizia Penitenziaria) ha dichiarato: “Il problema del carcere minorile di Potenza è quello che non può assolutamente accogliere detenuti con problemi psichiatrici in considerazione del fatto che è completamente assente un servizio psichiatrico quotidiano tanto che lo psichiatrica – unico titolato – interverrebbe ogni quindici giorni per poco più di un’ora.
Questa situazione oltre a essere ingestibile è intollerabile, non può più tardare la messa in atto di un energico e concreto intervento agito da parte dei vertici del Dipartimento Giustizia Minorile e di Comunità, che è ampiamente al corrente che detenuti con simili patologie non possono essere accolti nel carcere minorile lucano”.