Caso fidanzatini di Policoro, il Comitato Cittadini Attivi di Bernalda-Metaponto: “Finalmente un raggio di luce sulle tenebre della malagiustizia lucana”. Di seguito la nota integrale.
A seguito di due servizi prodotti dalla Rai nel 2007, specificatamente realizzati dalla trasmissione televisiva benemerita “Chi l’ha Visto” per cercare di far luce sulle vicende che precedettero la morte di Luca e Marirosa avvenuta il 23 marzo 1988, e sui tantissimi misteri, depistaggi e insabbiamenti che ne caratterizzarono le indagini successive, la Rai fu condannata in primo grado per diffamazione alla famiglia della fidanzatina deceduta Marirosa Andreotta.
Ma qualche giorno fa, finalmente, la sezione civile della Corte d’Appello di Potenza ha riformato totalmente la sentenza di primo grado.
Per la Corte d’Appello i due contributi non configurarono diffamazione, ma furono “giornalismo d’inchiesta”.
Pertanto al giornalista d’inchiesta – spiega la Corte presieduta da Alberto Iannuzzi – “deve ritenersi concesso aprire nuove piste d’indagine a prescindere dalle verità ufficiali disponibili al momento”.
Questa encomiabile sentenza farà sicuramente scuola giuridica, oltre ad iniziare ad illuminare i tantissimi lati oscuri che ancora permangono nel sistema giudiziario lucano.
Ed è per questo fervido anelito di speranza che il Comitato Cittadini Attivi di Bernalda e Metaponto del quale Olimpia Fuina Orioli, mamma di Luca, è Presidente Onoraria, esprime tutta la propria soddisfazione e gratitudine alla Corte d’Appello di Potenza presieduta da Alberto Iannuzzi.