Sulla vicenda della Cava Pedali a Vietri di Potenza, in un nuovo ed ennesimo ricorso proposto dagli ex gestori, il Comune di Vietri di Potenza ha avuto ancora ragione, a conferma del corretto operato. Fermo restando che la cava da tempo è entrata in possesso del Comune che ha avuto ragione in ogni grado di giudizio, gli ultimi ricorsi presentati sono relativi ad alcuni abusi edilizi scoperti dal Comune, nel dettaglio la realizzazione di un capannone abusivo di proprietà degli ex gestori della cava che una volta avuta notizia dal Comune dell’abuso edilizio, hanno proposto delle sanatorie all’Ente, respinte perché comunque non sufficienti a sanare l’abuso. Così gli ex gestori della cava hanno fatto ricorso al Tar Basilicata contro l’ordinanza di demolizione emessa dal Comune, contro l’ammenda da 20mila euro ricevuta per mancata ottemperanza dell’ordinanza di demolizione e contro la mancata accettazione delle sanatorie.
Ma, per l’ennesima volta, il Tar Basilicata, nell’ultima sentenza pubblicata l’11 marzo scorso, ha respinto i ricorsi dell’azienda che gestiva la cava e ha inoltre confermato che i capannoni all’interno della cava erano e restano abusivi e pertanto l’ordinanza di demolizione del Comune e la successiva acquisizione al patrimonio del capannone e delle aree limitrofe è legittima.
Nella sentenza, il Tar ha accolto il ricorso solo nella parte relativa alla sanzione pecuniaria da 20mila euro per la mancata ottemperanza dell’ordinanza di demolizione, che il Comune aveva emesso nei confronti dei proprietari (accoglimento relativo semplicemente al fatto che la stessa sanzione pecuniaria andava congruamente motivata).
Inoltre, nella stessa sentenza, in particolare, il Tar conferma l’acquisizione al patrimonio del comune del capannone (uffici, mensa, depositi ecc) nella cava più 10 volte l’area di sedime (circa 5500 mq).
“Sono felice per questo ennesimo provvedimento che dimostra la correttezza dell’operato del Comune di Vietri di Potenza”, ha dichiarato il Sindaco Christian Giordano, che ha aggiunto: “Stiamo semplicemente lavorando per mettere a disposizione della comunità delle risorse economiche importanti per provare, ad esempio, ad abbattere le tasse. Il Comune ha contestualmente rilevato degli immobili abusivi e ha intimato la demolizione degli stessi all’azienda responsabile, tra l’altro, già debitrice del comune per diversi milioni di euro”
“Spiace constatare – ha concluso Giordano – che, a seguito di tali provvedimenti, stiamo subendo una reazione organizzata da parte di un vero e proprio polo di interessi che, mediante mezzi subdoli, prova a contrastare le azioni dell’Amministrazione Comunale. Non ci fermeremo. Colgo infine l’occasione per chiarire che il provvedimento relativo al risarcimento nei confronti di un’altra azienda, fa riferimento alla medesima questione dello scorso anno che il Comune ha già impugnato davanti al Consiglio di Stato e per cui si terrà l’udienza nel mese di maggio prossimo”.