L’intensa attività di controllo del territorio della Polizia di Stato ha portato a Matera ad un arresto e una denuncia effettuati in due differenti episodi.
Un pregiudicato è stato arrestato per tentata estorsione continuata ai danni di una donna e dei suoi familiari.
Intorno alle 22:15 una volante è accorsa presso la casa di una famiglia sita in questo quartiere Villa Longo dopo una richiesta di intervento urgente pervenuta al 113.
Sul posto gli agenti hanno trovato Carbone Angelo Nicola, pregiudicato già noto alle forze dell’ordine per comportamenti violenti tenuti in passato, che profferiva frasi minacciose al citofono.
Nonostante la presenza dei poliziotti, l’uomo, alterato da un evidente stato di ebbrezza, ha minacciato l’interlocutore all’altro capo del citofono invitandolo a scendere per strada perché altrimenti avrebbe sfrondato il portone e lo avrebbe raggiunto in casa. Poiché l’uomo cercava effettivamente e ripetutamente di forzare il portone di ingresso all’edificio, gli agenti sono intervenuti allontanandolo e invitandolo alla calma.
Il padrone di casa, sceso in strada insieme all’anziano padre e alla sorella, ha spiegato ai poliziotti che il Carbone si era più volte portato sotto la loro abitazione minacciandoli di morte pretendendo la restituzione di alcuni monili d’oro. Si trattava di regali fatti dal Carbone alla sorella, sua ex fidanzata, prima della fine della loro relazione avvenuta una decina di anni fa.
Il Carbone ha cercato poi di aggredire l’uomo colpevole, a suo dire, di non aderire alle sue richieste, ma è stato fermato per tempo dagli uomini in divisa. Ha poi continuato a minacciarlo che avrebbe sterminato l’intera famiglia se non avesse immediatamente provveduto a restituirgli gli oggetti reclamati e infine si è scagliato violentemente contro l’autovettura della ex sfondandone il parabrezza a pugni.
I poliziotti sono allora intervenuti energicamente, hanno bloccato l’uomo e l’hanno fatto salire sull’auto di servizio. Questi ha opposto resistenza dimenandosi e colpendo a gomitate uno degli agenti operanti, ma è stato comunque portato in Questura, dove ha continuato a urlare e a minacciare che appena fuori avrebbe portato a termine i suoi propositi omicidi.
E’ stato quindi arrestato per la manifesta pericolosità con l’accusa di tentata estorsione continuata, danneggiamento aggravato e resistenza a pubblico ufficiale e condotto nella casa circondariale di Matera a disposizione dell’Autorità giudiziaria.
Stante alle dichiarazioni delle vittime, dopo la pretesa restituzione dei regali costituiti da monili d’oro, gli oggetti reclamati dall’ex fidanzato gli sono stati restituiti, ma il Carbone aveva continuato a pretendere la restituzione di altri oggetti con atteggiamenti sempre più minacciosi.
In un altro episodio, un giovane di nazionalità rumena residente a Matera è stato denunciato a piede libero per aver circolato con un contrassegno assicurativo falso.
Fermato per un normale controllo dal personale di una volante, l’uomo portava esposto sull’autovettura Fiat Bravo su cui era alla guida il contrassegno assicurativo apparentemente valido di una nota società di assicurazioni, che presentava delle caratteristiche grafiche che non hanno convinto gli operatori.
Dagli ulteriori accertamenti esperiti è emerso che il veicolo non è coperto dall’assicurazione obbligatoria RCA da oltre un anno.
Lo straniero è stato perciò denunciato per falsità materiale e il veicolo sottoposto a sequestro amministrativo con ritiro della carta di circolazione.
In allegato la foto del parabrezza sfondato dal Carbone.