Riceviamo e pubblichiamo una nota del consigliere comunale del PDL Adriano Pedicini in merito al rinvio a giudizio di Roberto Cifarelli, attualmente impegnato al Comune di Matera come capo di gabinetto e all’epoca Presidente dell’Ente Parco della Murgia Materana, Giuseppe Pace, Maria Stella Bruno, Pietro Iacovone (ex assessore della giunta-Porcari) e l’imprenditore Mario Giovanni Salerno per la vicenda relativa alla compravendita di alcuni suoli al quartiere di Serra Venerdì. Su queste persone pende l’accusa di associazione a delinquere, l’unico reato che ha una prescrizione molto più lunga degli altri contestati e che sono già prescritti, cioè truffa e falso. I fatti risalgono tra il 2003 e il 2004 ma Cifarelli non è stato mai ascoltato sui fatti e potrà difendersi nel mese di settembre, quando è prevista la prima udienza davanti ai giudici del tribunale di Matera. Come era lecito attendersi, la presenza di Roberto Cifarelli tra le persone coinvolte in questo processo ha scatenato una reazione “politica” da parte di un consigliere di opposizione, Adriano Pedicini del PDL, che ha inviato le sue considerazioni e il testo integrale dell’interrogazione che ha inviato al presidente del consiglio comunale e che sarà discussa nella prossima seduta del consiglio comunale. Ecco le sue considerazioni: “Non posso ignorare che, così come riportato dalla stampa di alcuni giorni or sono, alcune persone sono state rinviate a giudizio per associazione a delinquere finalizzata alla commissione di una serie di
reati contro il patrimonio in danno di pubbliche amministrazioni. Su costoro, un ex assessore e l’attuale capo di gabinetto del sindaco, appartenenti entrambi ad una stessa coalizione politica, non vi sono
pregiudizi o riserve mentali, per la nostra componente politica, nelle more del giudizio, vi è grande rispetto per le persone e per i ruoli.
Tuttavia ho ritenuto indispensabile presentare interrogazione al sindaco, affinchè faccia chiarezza su quella che è la linea politica che intende proseguire, sul fatto che il suo collaboratore, imputato
per reati in danno del comune di Matera, debba vedere la sua stessa amministrazione costituirsi parte civile, nell’istaurando processo, contro il suo capo di gabinetto…paradosso che chiedo al sindaco di
chiarire urgentemente”.
Interrogazione del consigliere comunale del PDL Adriano Pedicini
Al Sig. Presidente del Consiglio Comunale
Interrogazione urgente a risposta orale
Premesso che:
• Ritengo che la politica debba sentire il dovere in particolari momenti di fare chiarezza, assumersi responsabilità e dare risposte sincere, precise ed inequivocabili ai cittadini, soprattutto quanto fatti giudiziari rilevanti riguardano organismi gestionali della città;
• Che il concetto di rapportarsi con trasparenza e coerenza è dovuto, specie nei momenti particolarmente difficili, quando non si può far a meno di sottrarsi da determinate questioni spesso sfuggite di mano e rese pubbliche in maniera anche esagerata, dove, di solito, si lasciano spazi a voci, dicerie, disinformazione o pensieri forvianti;
• Lo si vuole dire da subito: non ci sono pregiudiziali accusatorie, vincoli mentali tendenti a creare vantaggi di sorta, sulla questione, che ha senza dubbi coinvolgimenti emotivi e personali;
• è limpida e totale la presunzione di innocenza, da parte della nostra componente politica che, sa bene ed ha estrema fiducia nelle attività processuali che, senza dubbio faranno chiarezza;
• che lo sforzo mentale di ognuno di noi, nelle fasi processuali, dovrebbe essere rivolto ad incidere sul diritto, costituzionalmente sancito, ad essere presunti non colpevoli.
Tuttavia considerato che:
• Al momento, in città, nei luoghi più disparati, nei bar sottovoce si sussurrano e si chiedono spiegazioni e notizie, sulla posizione dell’attuale Capo di Gabinetto del Sindaco, in quanto rinviato a giudizio per gravi reati commessi in danno della pubblica amministrazione;
• Che tutto ciò può porre le basi in discorsi dai cui contenuti si rinvengono rischiose censure, presupposti che spesso conducono a pericolose condanne mediatiche e popolari, emesse senza difesa; condanne che generalmente neanche assoluzioni giudiziarie riescono a cancellare;
ciò premesso si interroga il Sindaco per sapere:
• Come fare chiarezza sulla questione per i fatti giuridicamente rilevanti che implicano anche quadri politici: un ex assessore e un collaboratore dell’attuale esecutivo, entrambi appartenenti alla stessa componente politica;
• se ritiene opportuno spiegare alla città ed al consiglio l’effettivo stato delle cose che vedono imputato il suo più stretto assistente in ordine a reati contro la pubblica amministrazione, ed in particolare commessi in danno del Comune di Matera che nell’istaurando procedimento è parte lesa;
• che per tale questione vi è obbligo, etico e giuridico, per l’amministrazione comunale costituirsi parte civile, che su tali delicati temi ci siano puntuali e inequivocabili risposte.
Matera 3 giugno 2011
Il consigliere comunale del PDl Adriano Pedicini