Cinque pregiudicati napoletani sono stati arrestati il 18 giugno perchè sorpresi dalla Polizia mentre erano intenti a commettere un furto all’interno di un cantiere edile a Pisticci Scalo.
Nei giorni scorsi la presenza di facce sospette di forestieri non era passata inosservata e il personale del Commissariato di P.S. di Pisticci, su disposizione del dirigente, Commissario Capo Gianni Albano, aveva avviato un accurato monitoraggio del territorio.
Alle ore 2:30 circa, giungeva al 113 segnalazione di “strani movimenti” all’interno del cantiere di Pisticci Scalo.
Immediatamente sul posto si sono “fiondati” gli operatori che erano già impegnati per i servizi sul territorio.
Due di essi sono entrati nel cantiere e hanno sorpreso in flagranza di reato cinque soggetti che erano intenti ad asportare macchine ed oggetti.
I cinque hanno tentato la fuga, scavalcando la recinzione, ma ad attenderli fuori hanno trovato gli altri operatori.
Ne è scaturito un inseguimento che si è ben presto concluso con la cattura di tutti e cinque i ladri.
Le successive perquisizioni personali estese alle tre auto in uso ai malviventi, hanno permesso di rinvenire oggetti e strumenti solitamente utilizzati per la commissione di furti: una ricetrasmittente, guanti, chiavi meccaniche e una piccola torcia.
I cinque disponevano di telefonini tutti uguali, facendo pensare che fossero stati procurati ad hoc per il colpo.
Tutto il materiale è stato sottoposto a sequestro, insieme alle tre auto.
Gli arrestati: Ranieri Salvatore classe 61, D’Agostino Mario classe 57, Carrotta Salvatore classe 72, Taurino Ferdinando classe 78 e Di Tommaso Luigi classe 68, tutti originari di Napoli e tutti gravati da innumerevoli precedenti penali per reati quali furto, rapina, ricettazione e riciclaggio, hanno in un primo tempo addotto improbabili scuse per giustificare la propria presenza nel cantiere, fingendo persino di non conoscersi tra loro.
Alla fine hanno ammesso le proprie responsabilità e sono stati trasportati nella casa circondariale di Matera, a disposizione dell’A.G.
Le indagini proseguono per accertare se vi erano altri complici e quali fossero i veri obiettivi dei malviventi.
Tra gli oggetti che i ladri cercavano di portare via, infatti, c’era anche un camion con un braccio meccanico tipo gru. Questo particolare ed altri elementi valutati dagli investigatori inducono a ritenere che molto probabilmente i cinque si stavano procurando nel cantiere gli strumenti necessari per “colpire” l’ufficio postale di Pisticci Scalo, distante solo 150 metri circa.
Il braccio meccanico tipo gru sarebbe servito per asportare la cassaforte.
Una cosa è certa: dopo la risposta rapida e decisa della Polizia i trasfertisti del crimine ora sanno che questo è un territorio tutt’altro che facile da predare.