L’1 ottobre 2020 è stato un giorno speciale per il Circolo La Scaletta perché il socio fondatore, Michele De Ruggieri, ha compiuto novant’anni. Da sempre ispiratore, anima e gambe del più longevo sodalizio culturale materano, ha attraversato quasi un secolo, con passione, impegno civile e sensibilità che gli hanno permesso di raggiungere importanti obiettivi per lo sviluppo di Matera e del territorio lucano, fino ad arrivare al titolo di Capitale europea della cultura 2019.
De Ruggieri, a causa dell’emergenza Coronavirus, ha tagliato l’importante traguardo con la moglie, Maria Lucrezia, i figli e una delegazione di soci rimandando i festeggiamenti con familiari, amici e la grande famiglia della Scaletta a tempi migliori. Nonostante la necessaria distanza non è mancato l’affetto e il calore delle tante persone che gli vogliono bene, anche attraverso video messaggi di auguri. Il presidente, Paolo Emilio Stasi, gli ha consegnato una targa d’argento ed una testimonianza per iscritto in cui richiama “l’impegno, l’amore e la gentile umanità” che lo hanno sempre animato, donando al Circolo un lungo cammino che dura da oltre sessant’anni. Un nocchiere in gran tempesta lo ha definito Stasi nel discorso che ha accompagnato il riconoscimento, sottolineando la sua figura saggia e autorevole, che ha attraversato presidenti e consigli direttivi, assolutamente indispensabile in una libera associazione per assicurare continuità e tenuta.
“Oggi il Circolo La Scaletta- ha sottolineato il presidente- è ancora una storica, viva e stupenda realtà nella città di Matera grazie all’impegno dei soci fondatori, tra i quali ha ricordato Giorgio Corazza, Franco Palumbo e Raffaello De Ruggieri e, in particolare, al lavoro discreto, costante e tenace di Michele, depositario non solo della storia e delle vicende cittadine, ma anche archivio storico dell’associazione. A lui -ha proseguito Stasi- va il merito di aver impostato, sin dalla nascita del Circolo, un modello di organizzazione per il suo funzionamento, che ancora oggi si persegue: individuazione dei temi di lavoro, massimo coinvolgimento e conoscenza approfondita dei problemi. Una disciplina indispensabile per raggiungere risultati e soprattutto credibilità.”
Dopo aver ricevuto la targa Michele De Ruggieri ha ringraziato il presidente e i soci, ricordando con emozione tutti gli anni trascorsi insieme e il prezioso contributo delle tante persone che hanno fatto parte della Scaletta. Con commozione un pensiero è stato rivolto a sua sorella Teresa, alla sua attività e dedizione all’associazione, a cui sarà dedicato un libro, per trasmettere un testimone ai giovani. “Nei 400 metri della mia vita- ha concluso De Ruggieri- il mio percorso l’ho fatto, ora mi auguro di non sbagliare a lasciare il testimone, altrimenti sarei squalificato.”