La Commissione parlamentare di inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti e su illeciti ambientali ad esse correlati (Commissione Ecomafie) ha audito ieri il Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Potenza Francesco Curcio, accompagnato dal sostituto Procuratore Vincenzo Montemurro, sulla vicenda dei rifiuti italiani illecitamente esportati in Tunisia.
Gli auditi hanno fornito chiarimenti circa la vasta operazione di indagine afferente il traffico di rifiuti inviati dalla società “Sviluppo Risorse Ambientali (SRA)” di Polla (SA) al porto di Sousse in Tunisia. Un caso internazionale che ha portato agli arresti diverse persone, tra le quali l’ex ministro dell’ambiente tunisino. Il Procuratore Curcio ha confermato, inoltre, che l’ultima operazione della DDA di Potenza ha portato a 37 arresti, che attestano come in Basilicata la ndrangheta e i gruppi mafiosi autoctoni si siano gradualmente infiltrati nelle amministrazioni locali al fine di assumere il controllo degli appalti per la gestione dei rifiuti.
Il senatore Arnaldo Lomuti, capogruppo M5S della Commissione Ecomafie, ha richiesto al Procuratore Curcio informazioni circa l’adeguatezza dei mezzi e delle risorse a disposizione della magistratura e delle forze dell’ordine lucane, ricevendo una risposta sconfortante. Infatti, l’audito ha lamentato come in Basilicata sia stata sottovalutata la gravità del fenomeno della criminalità organizzata, stigmatizzando anche la mancanza di una sezione distaccata della DIA, di cui è stata vanamente richiesta la costituzione. Il Procuratore Curcio ha inoltre manifestato l’importanza di colmare tale lacuna, considerato il rischio di infiltrazioni mafiose all’interno dei grandi poli industriali, come l’automotive di Melfi e gli impianti petroliferi estrattivi. L’audito ha altresì evidenziato come il contesto ambientale e paesaggistico regionale di grande pregio imponga il potenziamento del NOE, attualmente composto da un un numero insufficiente di unità operative. “Condivido le preoccupazioni del Procuratore Curcio e ritengo imprescindibile che la Commissione Ecomafie continui la sua importante attività di inchiesta e di approfondimento della difficile situazione lucana. Riguardo alla necessità di istituire una sezione della DIA in Basilicata, continuerò la battaglia affinchè si concretizzi. Su questo aspetto ho già avviato una raccolta firme tra cittadini e istituzioni che andrà avanti fino ad ottenere la giusta sensibilizzazione da parte della Ministra degli Interni Lamorgese” dichiara il senatore M5S Lomuti.
Dic 17