I sindacati Sappe, Osapp, Uil Pa Polizia Penitenziaria, Sinappe, Cisl Fn, Cnpp, Cgil FP hanno inviato una lettera aperta al Prefetto di Matera e per conoscenza al Provveditorato Regionale, Amministrazione Penitenziaria, al Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria, Ufficio relazioni Sindacali per chiedere un incontro al Prefetto in cui affrontare il tema delle condizioni di sicurezza della struttura penitenziaria materana. Di seguito la nota integrale.
Le scriventi organizzazioni sindacali con la presente intendono denunciare le condizioni di insicurezza che si registra all’interno della Casa Circondariale di Matera con inevitabili ripercussioni sulle condizioni di lavoro dei Poliziotti Penitenziari oltre che di cura del benessere fisico e psichico del personale con turni pesantissimi che vanno oltre i limiti consentiti fino a non rendere ripetutamente possibile neanche il diritto alla pausa per la consumazione del pasto.
Difatti, oltre alle problematiche strutturali che interessano l’istituto penitenziario, ovvero mancanza assoluta di video sorveglianza interna ed esterna, cancelli guasti da anni mai riparati, che gravano pesantemente sulla sicurezza interna dell’istituto in quanto non permette il controllo del flusso dei detenuti che vi transitano, ed al contestuale gravissimo stato di sovraffollamento carcerario mai raggiunto prima, si continuano a registrare gravi episodi di aggressione ai danni del personale che è costretto ad operare costantemente al di sotto dei livelli minimi di sicurezza, nonostante la recente istituzione della delicatissima sezione detentiva denominata “C” che impone l’attivazione di adeguati presidi di sicurezza nonché dell’arrivo di un congruo numero di Poliziotti penitenziari.
Ulteriore questione riguarda poi la sicurezza del Poliziotto Penitenziario comandato da solo del servizio di ronda a piedi del perimetro esterno dell’istituto senza disporre di alcuna protezione quale garitta o autovettura, ma la cosa che lascia più esterrefatti è che nonostante i recenti lavori di installazione, ovvero nel 2018, di un sistema di video sorveglianza, la stessa non è più funzionante da diversi mesi, lasciando completamente al buio tutto il perimetro esterno dell’istituto materano, cioè senza nessuno che possa video sorvegliare l’esterno dell’istituto.
La presente è per chiedere a chi di competenza:
1. aumentare l’organico di Polizia penitenziaria;
2. ridurre il numero dei detenuti ristretti all’interno della casa circondariale di Matera;
3. aumentare – sostituire – innovare i presidi di sicurezza, (impianto di video sorveglianza – allarmi anti scavalcamento\antintrusione servizi ronda con pattuglie);
Per la totale inerzia sino a questo punto registrata, le scriventi OO.SS. si vedono costrette a notiziare anche sua Eccellenza, il Signor Prefetto della Provincia di Matera, per motivi di sicurezza, chiedendo se fosse possibile un incontro informando anche che lo stato di esasperazione del personale di Polizia Penitenziaria in servizio presso la Casa Circondariale di Matera ha determinato l’avvio dal 30 Ottobre, ed in modo del tutto spontaneo, da parte del personale di Polizia Penitenziaria dell’astensione dalla fruizione del servizio di mensa nonostante i turni protratti per oltre 8 ore all’interno delle sezioni detentive.
Signor Prefetto non è accettabile che nel 2019, nell’anno in cui Matera è Capitale europea della cultura, ove si parla solo di cyber-security nella Casa circondariale, i Poliziotti penitenziari aprano ancora gli sbarramenti di interi reparti detentivi a mano, senza neanche il supporto di un impianto di video sorveglianza adeguato.
Si ringrazia per l’attenzione e si porgono distinti saluti.