Non solo baccalà. La Sagra, che ha compiuto 23 anni, è legata alle tradizionali attività produttive aviglianesi, commerciali ed artigianali. Incoronata Lucia, punto di riferimento di Confcommercio ad Avigliano e di Terziario Donna (associazione di imprese femminili aderenti a Confcommercio), in questa nuova sagra, ha riproposto la storia della manifestazione che – ricorda – proprio nella prima Edizione 2001 era fatta di convegni sul sostegno all’artigianato e al commercio. Purtroppo – afferma – nel corso degli anni il legame baccalà-imprese produttive si è diluito molto, quasi a scomparire. Di qui la mia partecipazione come operatore, allestendo un angolo che presenta a quanti sempre più numerosi arrivano nei tre giorni ad Avigliano “tutto ciò che non è baccalà”. Incoronata ha presentato una ricerca storica sulla sagra ricostruita attraverso una chiacchierata con Massimo Decarlo, l’ideatore del logo della Sagra che attraverso il volto stilizzato di un uomo contiene le produzioni tipiche aviglianesi, realizzate – sottolinea – da “sapienti mani artigiane e vendute da commercianti”. Per questo – aggiunge – la Sagra deve riappropiarsi della sua “anima” perché limitarsi ad offrire il baccalà in tutti i suoi piatti e ricette non consente all’economia locale di crescere come invece ha assoluto bisogno. Negli ultimi anni si è trasformata sempre più in una grande festa di paese dove di artigianato e commercio non si vede più nulla… Lo sforzo prima di tutto delle categorie imprenditoriali e delle loro associazioni deve essere indirizzato a farne la “vetrina” di tutte le nostre attività per accrescerne l’attrattività e la competitività.