Ispettorato Territoriale del Lavoro di Potenza e Matera informa in una nota i risultati della significativa attività svolta, durante lo scorso fine settimana, nell’ambito della prevista azione, in contesto di extraterritorialità, svolta dal personale ispettivo unitamente ai militari dei Nil, sul territorio confinante alla Regione Basilicata, nei comuni del Vallo di Diano.
In particolare sono state oggetto di ispezioni aziende facenti parte della cosiddetta “filiera agroalimentare” e segnatamente 5 accessi con conseguente stesura di verbale ispettivo: trovati in attività 13 lavoratori per i quali sono state verificate le pertinenti posizioni lavorative. Di questi solamente 3 unità sono risultate regolarmente assunti, per gli altri 10 lavoratori sono invece emerse irregolarità di varia natura, tra questi, quindi, 5 dipendenti totalmente al nero in quanto sconosciuti alla P.A. e uno di questi è risultato essere “lavoratore clandestino” e per il quale è stato necessario provvedere alla prevista procedura di fotosegnalazione effettuata dai militari del Nil, nonché controlli vari sulle banche dati, eseguiti presso la locale Compagnia dei Carabinieri di Sala Consilina che ha offerto il prezioso supporto territoriale, nell’ambito delle preventive intese intercorse col Comando Provinciale dei Carabinieri di Salerno.
Sono stati altresì prodotti due provvedimenti di “sospensione di attività” per altrettanti esercizi dei 5 ispezionati, per aver impiegato manodopera al nero nella misura superiore al 20% della forza lavoro utilizzata. Degno di nota il fatto che in una azienda agrituristica sono stati identificati 3 lavoratori al nero su 3 rinvenuti, di cui uno appunto di etnia indiana, clandestino, non dotato quindi di permesso di soggiorno per motivi di lavoro.
È bene sottolineare che tale attività è frutto di una preventiva, attenta e ponderata verifica dei parametri ispettivi ricadenti nella provincia di Salerno ed in particolare della zona del Vallo di Diano. Ciò anche per una necessaria razionalizzazione, da parte dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro, degli ambiti territoriali d’intervento, al fine di una “efficiente utilizzazione del personale ispettivo” tutto, vocato ad una maggiore efficacia circa le iniziative di contrasto al lavoro sommerso e irregolare, come pure alla tutela e sicurezza dei luoghi di lavoro, in considerazione anche della proporzione tra personale ispettivo e densità imprenditoriale.
In definitiva, tale intensificazione dell’attività ispettiva, sui diversi territori, anche mediante il supporto determinante dei reparti dell’Arma dei Carabinieri e della Guardia di Finanza, è tesa ad ottenere più alti livelli di legalità nell’ambito della lotta al lavoro nero, grigio e all’evasione previdenziale, assicurativa e fiscale, valevole ovviamente per l’intero territorio nazionale.
Gen 23