Il sindacato Unione di Sindacati di Polizia Penitenziaria, attraverso il Segretario interregionale Puglia e Basilicata Vito Messina, fa sapere di avere appreso che vi è stata un importante operazione di controllo a tappeto della Polizia Penitenziaria questa mattina nel carcere Carmelo Magli di Taranto.
Tensione in carcere: lo Stato finalmente reagisce dopo che per anni è rimasto dormiente, il sindacato non fa altro che apprezzare, finalmente si cerca di ridare autostima ad un corpo di polizia che per troppi anni è stato abbandonato al suo destino.
Vi è lo stretto riserbo sull’esito dei controlli effettuati, preme precisare che un foltissimo nucleo di poliziotti penitenziari, sono intervenuti per effettuare dei controlli a tappeto, per ristabilire alcuni principi all’interno della struttura, a seguito dei recenti fatti, anche di dominio pubblico, che sono accaduti nel tempo, nel penitenziario tarantino, non ultimo il caso del drone che ha cercato di introdurre oggetti non consentiti nel carcere, tutto per continuare a gestire il malaffare, una vera sfida allo Stato.
Solo ieri abbiamo incontrato il capo dipartimento Francesco Basentini a Bari, insieme alle altre sigle del comparto sicurezza, per la grave situazione che sta vivendo il nostro settore nel distretto Puglia e Basilicata.
Ho rappresentato una serie di problematiche al dottor Basentini, a partire dalla carenza di organico per gli effetti del decreto Orlando sulle piante organiche della polizia penitenziaria della Puglia e Basilicata con un taglio che va dal 18 al 25% sul piano di assegnazione della forza lavora, cosa che abbiamo aspramente contestato al precedente governo; ho chiesto il blocco dell’apertura di nuovi reparti in apertura a breve nelle strutture di Lecce, Taranto e Trani se non vi è un incremento di personale; ho chiesto di rivedere un nuovo assetto per contrastare il fenomeno delle aggressioni e altre situazione che accadono nei carceri; ho chiesto la rivisitazione delle strutture di Potenza e Bari non più a norma con i canoni della legge sul piano carceri; ho chiesto di bloccare il piano di chiusura delle centrali operative regionali DAP; ho chiesto di rivedere la posizione del DAP sul piano di mobilità per i beneficiari della legge 104, maggiori garanzie e i distacchi sindacali; ho chiesto maggiori attenzioni nei riguardi dei livelli di sicurezza del personale in servizi, in particolare nelle strutture di Foggia e Taranto ormai ingestibili.
Tutto questo in linea di massima è stato ribadito da tutte le sigle sindacali. Abbiamo ottenuto delle promesse per le questioni sollevate: piano di assunzione;rivisitazione piante organiche; nuove strutture; ammodernamento delle strutture datate; interventi di ripristino dell’Istituzione all’interno di alcune realtà. Sono rimasto cautamente soddisfatto, nelle speranza che si traducano in fatti concreti.
Nov 06