Il segretario dell’USSP Puglia Basilicata Vito Messina ha inviato una lettera al Presidente della Regione Basilicata Vito Bardi per chiedere maggiore attenzione sull’emergenzia sanitaria e sulle criticità che riguardano il pesonale di polizia penitenziaria e le strutture penitenziarie. Di seguito la nota integrale.
C’è un’alto rischio di contagi da Coronavirus tra il personale di Polizia Penitenziaria, personale dell’area Sanitaria e tutti gli operatori che ruotano nel pianeta carceri nonché tra gli utenti, per cui si propone una nuova richiesta di attivazione procedure screening con esecuzione test sierologici/tamponi, nonché campagna di vaccinazione.
Faccio appello alla sensibilità del Presidente Bardi e all’assessore alla sanità Leone, al riguardo del problema che attanaglia prima di tutto questo presidio di legalità, preoccupato su quanto viene registrato quotidianamente, vedi lettera inviata al vostro indirizzo in data 19.11.20, priva di riscontro. Mi preme evidenziare che l’amministrazione Penitenziaria Penitenziaria Regionale aveva già sollecitato in più battute interventi dalla sanità regionale la siffatta problematica, essendo unica responsabile della sanità penitenziaria dal 2009.
Considerato che presso le strutture penitenziarie della regione, diverse unità di Polizia Penitenziaria e non solo, sono risultate positive al Coronavirus.
Visto il rapido propagarsi dei contagi all’interno delle strutture penitenziarie e le drammatiche conseguenze che ciò potrebbe comportare, non solo in termini di tutela della salute dei lavoratori ma anche in termini di tutela della sicurezza pubblica, vedi quanto accaduto nel marzo scorso nelle strutture penitenziarie di Matera e Melfi e quanto di eclatante accaduto fuori regione, presso la Casa Circondariale di Foggia.
Questa sigla ha chiesto per quanto di rispettiva competenza, di voler intraprendere tutte le iniziative a tutela di questa realtà, con l’individuazione di un responsabile regionale per la gestione della crisi epidemica in atto, per le strutture penitenziarie e servizi u.e.p.e. ex Provveditorato Dipartimento Amministrazione Penitenziaria Regionale per Basilicata e Centrale Operativa Regionale D.A.P., al fine di programmare eventuali campagne di prevenzione, monitoraggio attraverso l’esecuzione di test o tamponi, nonché con la pianificazione di una campagna vaccinazione, essendo un obiettivo da salvaguardare alla stessa stregua degli ospedali. Immaginate cosa potrebbe accadere se si propaga il virus alla velocità che accade nella società civile, nelle strutture penitenziarie.
Questo appello è finalizzato a tentare di bloccare e monitorare l’evoluzione epidemiologica. Chiedo di voler avviare ogni utile procedura finalizzata a garantire un diffuso screening su tutto il personale e utenti, mediante esecuzione di test sierologici o tamponi anti Covid anche per le sedi di Potenza, considerato che nella struttura materana è stata avviato tale procedura. Sembra che a breve sarà praticata anche a Melfi. Non si riesce a comprendere perché nel carcere della città capoluogo di regione non venga esercitato questo iter.