“L’Ugl Basilicata è fortemente preoccupata perché dopo i provvedimenti di chiusura dei Tribunali in vari sedi della Basilicata, c’e’ il rischio che la scure della spending review possa colpire anche e probabilmente la Corte di Appello di Potenza”.
E’ quanto dichiarano i segretari regionali dell’Ugl Basilicata, Giovanni Tancredi e Pino Giordano per i quali, “il Governatore Pittella non deve assolutamente perdete tempo nel chiedere, e con urgenza, un incontro al ministro Orlando, per far sentire ed annunciare in modo chiaro che, ove mai ciò rispondesse al vero, la Basilicata non sarebbe disposta ad accettare ulteriori tagli nel settore della Giustizia. Tagli peraltro ingiustificati anche dal punto di vista economico, dal momento che non potendo licenziare il personale e dovendo comunque continuare a pagare il fitto dell’immobile nel quale trovano posto tanto gli uffici della Corte di Appello quanto, quelli del Tribunale di Potenza, sarebbe del tutto illogico e contro ogni principio di buona amministrazione penalizzare una intera regione, solo per inseguire un astratto e immotivato principio di riorganizzazione della macchina giudiziaria Italiana. Da tutti i rappresentanti lucani di cotanta Istituzione, ci aspettiamo inoltre un’azione a tutela di tutto il territorio della nostra regione e, dunque, della Corte d’Appello di Potenza che è a rischio: è ora di svegliarsi – tuonano forte e chiaro i segretari Ugl, Tancredi e Giordano -, si facciano sentire sia Pittella che gli altri rappresentanti dei Lucani. Noi dell’Ugl ci rifiutiamo di pensare che dinanzi a ragionamenti improntati a elementare buon senso qualcuno, il Ministero di Grazia e Giustizia possa continuare a sostenere tesi indifendibili. Per tale motivo e sicuri del suo impegno, abbiamo interessato del caso il Vice Presidente della Commissione Lavoro della Camera dei Deputati, l’On. Renata Polverini affinché intervenga sul Ministro, inviandole un dossier dettagliato dove spieghiamo che al suo interno della Corte d’Appello di Potenza operano, con competenza estesa all’intero Distretto, il Tribunale di Sorveglianza ed il Tribunale per i Minorenni. Operano, inoltre, su base territoriale più ristretta chiamata “Circondario” quattro Tribunali Ordinari, altrettante Procure della Repubblica e trentasei Uffici del Giudice di Pace distribuiti in tutto il Distretto. La Corte di Appello di Potenza – scrivono ancora Giordano e Tancredi – è composta da una Sezione Civile, una Sezione Penale e una Sezione Lavoro. Nell’ambito della Sezione Penale opera la Corte di Assise di Appello; nell’ambito della Sezione Civile operano i collegi specializzati nella materia delle controversie agrarie, in quelle di famiglia ed il collegio specializzato per i minorenni. La competenza giurisdizionale della Corte di Appello è di secondo grado. Ciò significa che decide sulle impugnazioni proposte contro le sentenze in materia civile e penale dei Tribunali di Potenza, Matera – e sezione distaccata di Pisticci -, Melfi e Lagonegro. Le funzioni di Pubblico Ministero vengono esercitate dalla Procura Generale. Presso la Corte di Appello operano anche altri organismi aventi competenza estesa all’intero Distretto quali, ad esempio: il Consiglio Giudiziario, l’Ufficio per la Formazione Decentrata dei Magistrati, l’Ufficio dei Magistrati referenti per l’Informatica, il Comitato Pari Opportunità costituito presso il Consiglio Giudiziario, la Giunta Distrettuale dell’Associazione Nazionale Magistrati, il CISIA: tutto ciò, se malauguratamente si trasformasse in chiusura, vorrà significare anche perdita di centinaia di posti di lavoro. In ogni caso – concludono Giordano e Tancredi -, la Regione non se ne stia, come sempre, ad acconsentire buona e zitta. L’Ugl crede che anche i nostri esponenti di Governo, con l’appoggio unanime di tutti i parlamentari, dovranno sostenere obbligatoriamente, in modo forte ed autorevole, le ragioni dei lucani”.