“Il bilancio di esercizio di Enel spa si è chiuso con un risultato netto di 2,32 miliardi di euro, in diminuzione del 51,5%( meno 2,46 miliardi euro) rispetto al risultato dell’esercizio precedente per effetto, essenzialmente, della variazione negativa dei proventi da partecipazione conseguente alla riorganizzazione delle partecipazioni nelle società operative italiane conferite a Enel Italia ” .
Parole che si leggono nel documento scritto dalla Corte dei Conti, presidente Manuela Arrigucci e relatore Carlo Alberto Manfredi Selvaggi, in merito alla gestione finanziaria,anno 2020, della società energetica italiana.
La Corte evidenziando la partecipazione del Ministero Economia e Finanze per il 23,585% del capitale del Gruppo Enele mette in luce “ la presenza di un’elevata quota di azionisti (investitori esteri e istituzionali,oltre a più di 600 mila risparmiatori individuali detentori del 14,1% del capitale) con una proprietà diffusa, il cosiddetto flottante, che ammonta al 76,4% in capo al
mercato “ .
Si registra un decremento del patrimonio netto (meno 9,8%) nonché del patrimonio netto del Gruppo( meno 6,8% ) e di quello di terzi ( meno 15,3% ) sostanzialmente dovuti all’andamento negativo dei cambi e alla crescita dell’indebitamento finanziario scaturito dagli investimenti del periodo,dal pagamento di dividendi e dall’acquisto di quote addizionali in Enel Americas e Enel Chile.
L’indebitamento finanziario del Gruppo ha raggiunto euro 45,41 miliardi in lieve incremento tenendo conto del 2019 ( 45,17 miliardi ) : la riduzione dell’indebitamento finanziario lordo è stata infatti più che compensata dalla diminuzione della cassa e dei crediti finanziari .
Per quanto riguarda le consulenze i Magistrati rilevano “ un raddoppio dei costi nell’anno 2020( ammontanti a 35, 41 milioni di euro) con esclusione di quelle affidate alle società del Gruppo all’estero e da quelle infra-gruppo ” .
La revisione legale del Bilancio di esercizio e consolidato è stata affidata, per gli 2020-2028 , a una nuova società specializzata al prezzo di euro 3,3 milioni di euro .
Il consiglio di amministrazione formato da nove membri a cui sono riconducibili il Comitato per nomine e remunerazioni e il Comitato controllo e rischi e il Comitato parti correlate e il Comitato corporate governance e sostenibilità .
L’emolumento,lordo anno, del presidente pari a 319.175 euro, quello maturato e valorizzato secondo criteri di competenza dall’amministratore delegato-direttore generale nella misura di euro 6.862.482,a ciascun componente del consiglio euro 80 mila . Ai dodici dirigenti con responsabilità strategica sono stati corrisposti nel 2020 compensi per un totale di 20.446.151 euro .
Lavorano per il Gruppo Enel 66.717 maestranze, ridotte di 1536 unità considerato l’anno 2019, costo euro 4.793 milioni di euro in aumento del 3,4% .
Presente in 47 Paesi di cinque continenti Enel detiene 1000 società,74 milioni di utenti finali, nel 2020 ha gestito impianti per 87,6 GW di capacità installata che hanno generato 217 TWh(numero miliardi di kilowattora) di energia elettrica collocandosi fra le principali aziende europee del settore elettrico.
Con il nuovo Piano Strategico 2030 il Gruppo Enel ha indicato la direzione per i prossimi dieci anni mobilitando circa 190 miliardi di euro : investimenti diretti e di terze parti al fine di raggiungere gli obiettivi prefissati ( transizione energetica,decarbonizzazione ) .
Tra le ultime operazione finanziarie si riscontra quella del 5 marzo 2021 che vede Enel e la sua consociata di diritto olandese EFI sottoscrivere una linea di credito “ resolving sustainability linked” per 10 miliardi di euro e una durata di cinque anni.
La relazione della Corte dei Conti è stata inviata ai presidenti di Senato e Camera dei deputati.
Dic 09